FOCUS MN - De Ketelaere, la chiave tattica del nuovo Milan di Pioli

FOCUS MN - De Ketelaere, la chiave tattica del nuovo Milan di PioliMilanNews.it
sabato 30 luglio 2022, 18:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Habemus Charles. Dopo un inseguimento durato circa tre settimane, ma che parte da molto più lontano (gli scout rossoneri lo hanno seguito con attenzione per un paio di anni), il Milan ha messo finalmente le mani su De Ketelaere, gioiello del Club Bruges e della nuova generazione d'oro belga. La trattativa con il club neroblu è stata sicuramente tosta, ma non poteva essere altrimenti visto quello che c'era sul tavolo: da una parte soldi veri, pesanti, quasi 35 milioni di euro bonus più e bonus meno, dall'altra il talento più importante della scuderia del Bruges, nonché uno dei più luminosi degli ultimi anni nel panorama fiammingo. Nel mezzo, la volontà ferrea del classe 2001: decisiva per la buona riuscita dell'affare. Lusingato ovviamente dall'interesse del Leeds, altra società sempre attenta ai giovani dal grandissimo potenziale, il numero 90 non ha mai vacillato: Milan e solo Milan. Un'intenzione forte, sicuramente determinante per la tanto agognata fumata bianca. In attesa del suo sbarco in Italia previsto per domani, con conseguenti visite mediche e firma sul contratto, mister Pioli si sfrega già le mani: De Ketelaere era esattamente il calciatore che voleva e Maldini e Massara, supportati come sempre dalla proprietà, stanno per metterglielo a disposizione.

GIOIELLO - Attaccante, esterno, seconda punta, mezz'ala, trequartista: nel corso della sua giovane carriera, ma già ricca di esperienze, dalla nazionale alla Champions League, il nativo di Bruges ha ricoperto diverse posizioni in campo. Sempre così naturale, senza mai andare in affanno: spazi occupati ottimamente, gioco a due tocchi, testa alta e tanta eleganza. Il tutto unito ad un fisico peculiare da 1,92m d'altezza, che lo rende un prodotto unico nel calcio moderno. Le sue qualità hanno conquistato gli scout rossoneri, oltre a quelli di mezza Europa, hanno convinto Maldini e Massara ed hanno stregato Pioli. Il Milan intero è convinto di avere tra le mani un vero e proprio diamante grezzo, da smussare, lucidare e apprezzare infine in tutto il suo splendore. Il prezzo e l'hype mediatico generato da una trattativa che per ora ha segnato l'estate rossonero hanno alzato sicuramente le aspettative, ma è sempre giusto ricordare che dal Belgio non arriverà un calciatore fatto e finito, ma un ragazzo di 21 anni che avrà a che fare con una realtà nuova e una cultura diversa. Nessuna voglia di mettere le mani avanti, ma è bene avere sempre in mente il processo di crescita e di adattamento di Tonali e Leao: quanto ci metterà Charles ovviamente ora non è dato saperlo, l'esperienza a livelli alti già acquisita può sicuramente aiutarlo, ma non bisogna assolutamente fare l'errore di caricarlo di aspettative e responsabilità. Andrà aspettato e supportato, con piena fiducia nel suo immenso potenziale e nell'abilità di Pioli con i giovani calciatori.

CLASSICO - Il mister guadagna un'importante pedina per la trequarti, che grazie alla sua duttilità permetterà all'allenatore emiliano di adottare diverse soluzioni di gioco e nell'interpretazione del match: uno dei punti cardini nelle idee dell'allenatore campione d'Italia. De Ketelaere può essere utilizzato ovviamente da riferimento centrale in mezzo alla trequarti: è un calciatore associativo e rapido di pensiero e gambe, perfetto per una zona di campo così trafficata. La sua abilità nel gioco senza palla, unità alla sua altezza, lo renderanno pericoloso anche all'interno dell'area di rigore, soprattutto se davanti a lui dovesse esserci una punta mobile come Origi o Rebic.

"NUOVA" VESTE - La seconda soluzione che può offrire è quella di un 4-3-3 atipico, altro marchio di fabbrica di Pioli oltre al suo "classico" 4-2-3-1. In questo schieramento (anche se il mister ci tiene spesso a ribadire che posizioni e numeri sono indicativi, l'importante è avere bene in mente compiti, movimenti e responsabilità in campo) il belga agirebbe principalmente da attaccante di destra: una soluzione molto gradita da tecnico rossonero, che sulle due fasce ama schierare giocatori diversi (e non potrebbe essere altrimenti, vista l'unicità di Leao). In questa veste tattica il numero 90 potrebbe tranquillamente convivere anche con Yacine Adli, vera sorpresa di questo pre stagione. L'ex Bordeaux è molto più centrocampista di Charles, e si è già dimostrato a suo agio nel sistema molto fluido che il Milan propone da due stagioni a questa parte. Con CDK a destra e Adli mezz'ala offensiva in un "centrocampo a 3", come abbiamo visto nel finale di stagione e in big match come quello del San Paolo contro il Napoli, il Milan avrebbe in campo qualità e tecnica quasi esagerate, ma senza rinunciare all'equilibrio. Anche perché Charles ha dimostrato ampiamente di trovarsi a suo agio in un sistema che prevede un pressing alto deciso e continuo.

De Ketelaere rappresenta sì l'investimento tipo di Elliott, giovane, talentuoso, futuribile, ma anche il calciatore tipo che ama Pioli: duttile, tecnico e con un qualcosa in più che lo distingue dai tanti. Benvenuto CDK: i tifosi, i dirigenti ma soprattutto il mister non vedono l'ora di vederti con la maglia rossonera addosso.