Franck Kessie, un elogio alla continuità

Franck Kessie, un elogio alla continuitàMilanNews.it
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domenica 4 aprile 2021, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

“Ma l’hai visto Kessie? È 100kg di cristiano, solo a guardarlo ti fa paura, non si stanca mai, dà la sensazione di avere una forza… È l’ultimo dei miei problemi. Secondo me può giocare tre-quattro giorni interi perché ha una forza incredibile”. A fine 2017 Gennaro Gattuso, allora allenatore del Milan, parlava così di Franck Kessie. Dopo più di tre anni non si può che dare ragione a Rino, che in modo scherzoso e ironico aveva espresso tutta la sua stima per il centrocampista ivoriano. Anzi, bisognerebbe aggiungere qualcosa: "Non si stanca mai, può giocare quattro giorni interi ed è il giocatore più continuo che il Milan ha in rosa, qualitativamente e quantitativamente".

CONTINUO - Per continuità si intende la capacità di un giocatore di offrire un determinato rendimento, a prescindere dall'avversario e alla vicinanza degli impegni. Tra campionato e coppe ha disputato 41 partite, saltandone solo 3 (di cui due in Europa League), segnando 10 gol (9 in campionato, è il suo nuovo record personale) conditi da 5 assist.  Numericamente è la sua miglior stagione di sempre, ma lo è soprattutto dal punto di vista delle prestazioni. Kessie determina sempre, anche quando non segna o fornisce un assist vincente ai compagni. Diga sicura e motore prorompente, l'ivoriano ha finalmente trovato compagni e sistema di gioco perfetti per sfruttare al meglio le sue incredibili qualità. A differenza di quando giocava 4-3-3 ora Franck ha una zona di competenza più circoscritta che gli permette di fare meno cose, ma molto molto meglio. È il polmone della squadra ed è un porto sicuro per i compagni che gli gravitano di fianco. Chiedere a Bennacer, Tonali e Meite: i tre centrocampisti, tutti e tre con caratteristiche diverse, nelle occasioni in cui sono stati interpellati sull'ex Atalanta non hanno mai nascosto quanto sia facile giocare col numero 79 rossonero. Kessie legge i momenti della partita e legge il momento del compagno, aiutandolo più o meno generosamente in base al bisogno. Insieme a Bennacer, non ce ne vogliano Tonali e Meite, forma una delle coppie più complete e ben assortite del campionato. Caratteristiche complementari ma non troppo, con l'ivoriano che si avventura in sventagliate e progressioni palla al piede e l'algerino che corre come un dannato per recuperare palloni e chiudere linee di passaggio. Un altro tassello da aggiungere alla già enorme lista di pregi del mediano è che riesce ad offrire sempre, e ribadiamo sempre, un minimo di prestazione. Anche quando non è in giornata, e questo evidentemente può capitare anche sei 100 kg di cristiano, riesce comunque a dare il suo. Per farla breve, anche quando è in difficoltà si ha la sensazione che non andrebbe comunque sostituito tanto è importante per l'economia di gioco della squadra. E tra le tantissime cose positive che ha messo in mostra quest'anno c'è stata la partita di Old Trafford. Il Milan si è riaffacciato, dopo tanti anni, su un palcoscenico europeo importantissimo e Kessie ci ha regalato la sua miglior performance stagionale. Mastino implacabile sul pericolo Bruno Fernandes, calmo e sicuro nella gestione della palla sotto pressione e valida soluzione per offendere. Bisogna sempre ricordare che Franck, in avvio di partita, aveva trovato un gol bellissimo, un collo potente di controbalzo da posizione defilata, annullato inspiegabilmente e frettolosamente dalla sala VAR, vittima probabilmente di un abbaglio (clamoroso). Quella partita l'ivoriano l'aveva addirittura terminata da trequartista, dimostrando la sua completa dedizione alla causa.

PRESIDENTE - E infatti Pioli, oltre ai compagni già citati, non perde occasione di ribadire quanto sia importante sia dentro che fuori dal campo: "Io credo che Franck abbia fatto un partita fantastica per continuità e atteggiamento. Mentre due compagni discutevano ha detto “bravo” ad entrambi per cercare di andare nel positivo, per una squadra sono cose troppo importanti. Franck sta facendo molto bene dal punto di vista tecnico, tattico, sta diventando un giocatore iper positivo e questo può fare la differenza". Kessie è un giocatore a cui piace stare al Milan, ama allenarsi a Milanello ed è orgoglioso di indossare questi colori. Dopo alcuni episodi controversi negli ultimi anni (ad esempio la lite con Biglia), è maturato, diventando un punto di riferimento per lo spogliatoio nonostante sia "solo" un classe '96. Lo hanno rinominato "Il Presidente" non a caso.