Gazzetta - Kjaer: "Sono un leader, mi faccio sentire. Scudetto? Siamo il Milan, crederci è un dovere"

Gazzetta - Kjaer: "Sono un leader, mi faccio sentire. Scudetto? Siamo il Milan, crederci è un dovere"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 14 novembre 2020, 08:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

Ibrahimovic è l’uomo-copertina, il leader indiscusso, ma lo svedese non è l’unico punto di riferimento - in campo e fuori - di questo Milan. Simon Kjaer, ad esempio, è un altro degli imprescindibili. Arrivato a gennaio in punta di piedi, è riuscito a imporsi diventando uno dei pilastri della squadra di Pioli, battendo anche lo scetticismo generale: "La mia storia parla chiaro - ha dichiarato al La Gazzetta dello Sport - ho bisogno di sentire fiducia: ho sempre ripagato i tecnici che mi hanno dato continuità".

La fiducia di Pioli lo ha aiutato: "Quando ho dei dubbi - ha affermato il danese - o penso che ci siano aspetti tattici che si possono cambiare per migliorare il rendimento individuale e collettivo, mi ascolta: vuole trovare la situazione ideale per i suoi giocatori. Alla fine ovviamente decide lui, ma c’è dialogo. È l’allenatore perfetto per me".

Kjaer è al Milan da meno di un anno, ma può essere considerato uno dei "senatori" dello spogliatoio: "Io leader? Sì, in campo e in allenamento. Osservo gli altri e do una mano. Cerco sempre di dare l’esempio, mi faccio sentire. E provo a trasmettere un messaggio ai più giovani, perché negli anni ho imparato che non bisogna mai accontentarsi: ora siamo primi ma non possiamo adagiarci sulle soddisfazioni del momento, dobbiamo lavorare per crescere ancora. Maldini e Massara mi hanno portato al Milan per avere una voce nello spogliatoio e per dare una mano con i più giovani. Sono arrivato in un momento complicato, ma nonostante le critiche che piombavano addosso ai giocatori sapevo che qui c’era qualità. Ora siamo all’opposto: i risultati arrivano, c’è entusiasmo. Ma ricordiamoci che non ci vuole molto a tornare indietro".

I rossoneri comandano la classifica, ma la strada è lunghissima. Kjaer, comunque, sembra avere le idee piuttosto chiare: "La forza di questo Milan è di saper soffrire aiutandoci a vicenda. Con lo spirito di gruppo si va lontano. Sfruttiamo l’esperienza accumulata negli ultimi sei mesi, ci ha fatto maturare tanto e velocemente. Ormai siamo giovani solo sulla carta di identità, perché abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, raggiungendo un livello molto alto. Proviamo a riportare il Milan dove deve stare".

Conquistare il titolo è quindi possibile? "Siamo in testa, per cui certo, possiamo vincere. La stagione però è ancora lunga, occorre continuare a vivere partita dopo partita come stiamo facendo. Lo scudetto non deve diventare un’ossessione: deve essere un obiettivo perché siamo il Milan e la storia del Milan è fatta di titoli. Dopo tanti anni lontano dal vertice siamo lì, faremo il massimo per tornare in Champions e proveremo a lottare per il campionato, abbiamo il dovere di crederci".