Gazzetta - L'incompiuto si riscatta, pochi gol ma pesanti: Calhanoglu e il bacio di Gattuso

Gazzetta - L'incompiuto si riscatta, pochi gol ma pesanti: Calhanoglu e il bacio di GattusoMilanNews.it
© foto di Giacomo Morini
domenica 12 maggio 2019, 08:01Primo Piano
di Matteo Calcagni

Si è a lungo parlato dell'appannamento di Suso e Calhanoglu, giocatori che Gattuso ha continuato a schierare nonostante tutto. Ebbene, nel momento più difficile della stagione rossonera, proprio loro hanno guidato il Milan del tecnico calabrese: lo spagnolo contro il Bologna, il turco a Firenze. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport sottolinea l'importanza delle due ali rossonere negli ultimi due successi del Diavolo, soprattutto al Franchi dove l'ex Bayer Leverkusen, con un inatteso stacco di testa, ha sfruttato il decimo assist stagionale del numero 8 andaluso.



GOL PESANTI - Non si può certamente gridare al miracolo valutando la stagione di Calhanoglu, eppure, come sottolinea la Rosea, il turco ha segnato pochi gol ma importanti: uno a Bergamo contro l'Atalanta e uno a Firenze. Se il Milan dovesse riuscire a superare il club nerazzurro, Hakan avrà sicuramente messo il suo zampino. Al Franchi, come spesso accaduto in stagione, Calhanoglu si è prodigato un po' in tutte le zone di campo: il classe '94 è partito mezz'ala, in sostituzione dello squalificato Paquetà, ma lo abbiamo visto in sovrapposizione con Borini, a destra in zona Kessie, trequartista e anche in mezzo all'area, dove ha realizzato il decisivo 0-1.

IL BACIO DI GATTUSO - Al termine della gara, a Firenze, Gattuso ha baciato sulla guancia il suo numero 10. Una carezza del tecnico rossonero ad un giocatore che ha sempre difeso, anche in sede di mercato quando le sirene della Bundesliga sembravano suonare forte per il nativo di Mannheim. Hakan ha risposto in una gara difficile, contro un'avversaria non semplice, mantenendo a galla il Milan in una corsa tuttora complicata ma non impossibile. I rossoneri continuano a credere nella Champions e lo fanno anche grazie a Calhanoglu.