Gazzetta - Nuovo stadio all'americana: 70mila posti e i maxischermi più grandi di Italia. Romani, CAA Icon e Manica gli alleati

Uno dei progetti centrali di Gerry Cardinale da quando è diventato proprietario del Milan è quello di portare (finalmente) a termine il progetto del nuovo stadio rossonero. Il numero uno di RedBird è molto deciso e non è intenzionato a farsi abbattere dalle lungaggini tipiche della burocrazia italiana. Il club guarda con decisione a San Donato e il progetto inizia a prendere forma: Tim Romani come consulente primo e gli studi CAA Icon e Manica, eccellenze nel settore, che si occuperanno del disegno e del programma architettonico.
Obiettivo
La Gazzetta dello Sport questa mattina propone un dossier dettagliato sui propositi del club rossonero per il nuovo stadio del Milan. Da via Aldo Rossi le linee guida sono chiare da tempo: costruire un impianto che sia disponibile anche al di fuori delle partite, che sia di almeno 70mila posti e che possa essere aggregatore di eventi di ogni tipo. In poche parole si vuole portare l'esperienza dell'architettura sportiva americana in Italia, quasi come esempio che possa tracciare la linea per una nuova era dell'infrastruttura sportiva (e non solo) nostrana. Alcune idee. Non si sa che forma potrebbe prendere lo stadio ma l'idea è quella di dargli una forma riconoscibile, in tema con la città. Gli anelli saranno due e all'interno vi saranno i maxischermi più grandi di Italia, sullo stile delle grandi arene a stelle e strisce. E poi un museo, una larga area per famiglie, una piazza antistante che possa ricordare per grandezza e conformazione Piazza del Duomo dove ci si auspica di festeggiare le prossime vittorie con i tifosi...
Alleati
Per realizzare tutto questo c'è bisogno delle eccellenze nel campo architettonico. E, in tal senso, Gerry Cardinale non ha guardato in faccia a nessuno. A capo del progetto a messo Tim Romani, fondatore di CAA Icon che ha lasciato per occuparsi a pieno dei propositi dei rossoneri ma che contribuirà come studio di consulenza. Altra forza architettonica in campo sarà lo studio numero uno a livello mondiale, Manica. Queste tre realtà (CAA Icon, Manica e Romani) hanno già lavorato in sinergia per realizzare l'Allegiant Stadium di Las Vegas, il più avveniristico stadio negli Stati Uniti dove i rossoneri quest'estate hanno anche disputato una gara amichevole. L'obiettivo è iniziare i lavori nel 2025 e cominciare a giocare tra il 2028 e il 2029. Intato Romani ha commentato alla rosea: "Inseguo il sogno di un nuovo stadio a Milano da sei anni".

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