Gazzetta - Nuovo stadio, il dibattito pubblico rischia di allungare i tempi: Milan e Inter valutano anche aree alternative a San Siro

Gazzetta - Nuovo stadio, il dibattito pubblico rischia di allungare i tempi: Milan e Inter valutano anche aree alternative a San SiroMilanNews.it
lunedì 28 febbraio 2022, 10:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

In attesa del derby di Coppa Italia di domani sera, valido per l'andata delle semifinali della competizione, Milan e Inter continuano a lavorare insieme per la costruzione del nuovo stadio, anche se per il momento non è ancora arrivata l'accelerata decisiva che rossoneri e nerazzurri si aspettavano. I due club spingono per non allungare i tempi e per questo, visti i continui intoppi, stanno valutando anche la possibilità di trasferire il progetto in un'altra area, in primis presso l’area ex Falck di Sesto San Giovanni. 

DIBATITO PUBBLICO - Come spiega La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, da Palazzo Marino c'è la volontà di portare avanti il progetto, ma prima è necessario il coinvolgimento della popolazione e così il sindaco Sala ha aperto nei mesi scorsi la strada all'avvio di un dibattito pubblico, procedura prevista dalla legge nazionale e obbligatoria per le opere superiori ai 300 milioni. L'unica possibile deroga a questo scenario era l'emergenza Covid, ma la Giunta comunale non si è appellata alla norma che avrebbe concesso a Palazzo Marino di chiedere alla regione di non farlo per motivi sanitari. Milan e Inter restano in attesa di novità, ma sicuramente si aspettavano un'accelerazione dopo le ultime elezioni, accelerazione che però non c'è stata.

TEMPI LUNGHI? - Rossoneri e nerazzurri temono che i tempi si allunghino troppi, ma nelle ultime ore da Palazzo Marino è filtrata la ferma volontà di far rientrare l’allarme sui tempi: il "dibattito pubblico" potrebbe infatti esaurirsi in circa otto mesi, lasciando così aperta la possibilità di iniziare i lavori nel 2023. Lo stallo tra Milan-Inter-Comune è evidente, la speranza di tutti è che la situazione possa sbloccarsi nel più breve tempo possibile, ma intanto le due società non intendono restare ferme a guardare. In questo senso, non può essere casuale che rossoneri e nerazzurri siano vicini a nominare Beppe Bonomi come coordinatore del progetto: come spiega sempre la Rosea, il manager che dovrebbe trasformare la Cattedrale da disegno in realtà è proprio quello che ha gestito la trasformazione delle ex Falck a Sesto San Giovanni.