Giampaolo avvicina Paquetà (alla porta) e allontana Suso (dal Milan)

Giampaolo avvicina Paquetà (alla porta) e allontana Suso (dal Milan)MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 10 giugno 2019, 17:12Primo Piano
di Thomas Rolfi

Per la fumata bianca tra Marco Giampaolo e il Milan manca solo un tassello, poi i promessi sposi da giorni potranno dirsi finalmente sì. Tra martedì e mercoledì, infatti, è previsto l'incontro decisivo tra l'attuale tecnico della Sampdoria e il presidente Massimo Ferrero, che sancirà la fine della parentesi blucerchiata e l'inizio della nuova avventura in rossonero per l'allenatore nativo di Bellinzona. Tra un mese prenderà il via la nuova stagione milanista nel consueto raduno di Milanello, perciò i tempi iniziano a stringere e servirà dare un'accelerata anche per chiudere la posizione lavorativa rimasta vacante con l'addio di Leonardo. Con ogni probabilità, con Giampaolo il Milan cambierà pelle rispetto al periodo in cui Gattuso è stato al timone. Il tecnico nativo di Bellinzona, infatti, negli ultimi anni ha prediletto un modulo su tutti: il 4-3-1-2.

PAQUETA' SI AVVICINA (ALLA PORTA) - Se il sistema di gioco dovesse essere riproposto anche in rossonero, Lucas Paquetà potrebbe veder valorizzate al massimo le proprie caratteristiche, avvicinando il proprio raggio d'azione all'area di rigore e avendo la possibilità di dedicare meno energie alla copertura difensiva, rispetto a quando viene schierato come mezzala. Da trequartista, il brasiliano potrebbe far fruttare al meglio la propria visione di gioco per mandare direttamente in porta i compagni, oppure concludere direttamente con il suo tiro, pericoloso anche da fuori area. Gattuso, per la verità, ha già provato l'ex Flamengo dietro alle due punte, nel primo tempo contro l'Udinese in questa stagione. Paquetà si è destreggiato bene e ha fatto intravedere una certa attitudine per giocare in quella posizione, ma l'esperimento è stato interrotto dopo solo 41 minuti, a causa di un infortunio alla caviglia che lo ha tenuto lontano dai campi per circa un mese.

SUSO SI ALLONTANA (DAL MILAN) - Chi vedrebbe sacrificato la propria centralità, in caso di 4-3-1-2 è, invece, Suso. Lo spagnolo ha sì dimostrato la capacità di essere decisivo - anche se con lunghi periodi di pausa all'interno di un'annata - ma di avere un grosso limite relativo allo schieramento in campo. Il nativo di Cadice, infatti, dà il meglio di sè quando gioca nella propria mattonella largo a destra, da cui ha la possibilità di rientrare per mettere in mezzo palloni tagliati per gli attaccanti o calciare in porta a giro sul secondo palo. Gli esperimenti per provarlo come trequartista o come seconda punta, che si sono susseguiti nel corso della sua avventura in rossonero con diversi allenatori, hanno portato a risultati decisamente non esaltanti, palesando una lacuna difficilmente. Ne consegue, dunque, che Suso difficilmente potrebbe ritagliarsi un ruolo determinante nel 4-3-1-2, a meno che Giampaolo decida di provarlo comunque. Al momento, però, nessun club estero ha mostrato interesse nel voler pagare la clausola rescissoria da 38 milioni e i discorsi per il rinnovo del contratto si sono arenati. Conoscendo la necessità del Milan di fare plusvalenza per sistemare i conti, Suso potrebbe essere il classico sacrificio che rappresenterebbe, però, un rischio calcolato, visto la scarsa duttilità tattica. A patto che, naturalmente, qualcuno si presenti dal Milan con la cifra richiesta.