Gli arbitri e la (poco) nobile arte di arrampicarsi sugli specchi. Il Milan - penalizzato - continui a dimostrarsi più forte

Gli arbitri e la (poco) nobile arte di arrampicarsi sugli specchi. Il Milan - penalizzato - continui a dimostrarsi più forteMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
domenica 27 marzo 2022, 17:00Primo Piano
di Antonello Gioia

È oggettivamente chiaro che gli arbitri italiani, in questo preciso momento storico, non siano spesso all'altezza del compito a cui sono chiamati; di errori marchiani se ne vedono, purtroppo, sempre più spesso, nonostante la potenza e la precisione di uno strumento determinante e fondamentale come il VAR. Il problema, d'altronde, non è il VAR in sé, ma l'uomo che lo utilizza, anche perché, sul campo e a Lissone, è sempre l'uomo a prendere le decisioni.

Arrampicarsi sugli specchi
Lungi da questo discorso l'utopistica pretesa di una perfezione del 100% in quanto a decisioni corrette, così come la banale e poco oggettiva sensazione di una malafede che aleggia sui fischietti italiani... Ciò che deve essere sottolineato con forza è l'ennesima forzatura dei vertici arbitrali, i quali, pur di difendere alcune decisioni evidentemente indifendibili, si arrampicano sugli specchi senza far nulla per cambiare - in meglio - le cose.

Ne è esempio l'intervento del designatore Rocchi rivolto ai colleghi in attività: "In Milan-Udinese l'arbitro Guida ha sfruttato tutte le telecamere a disposizione ma nessuna ha certificato il tocco di mano di Udogie. VAR? Il calcio è interpretazione. Se su un episodio in 100 tutti la pensano alla stessa maniera quello è un episodio da VAR. Se su un episodio, 50 la pensano in un modo e 50 la pensano in un altro modo quello non è un episodio da VAR". Quindi: in un calcio in cui le TV e i social la fanno da padrone possibile che non esista un'immagine frontale dell'area di rigore in cui si noti il già di per sé netto tocco di mani di Udogie? Gli arbitri di Milan-Udinese, di conseguenza, sono stati fermati solo per le polemiche delle ore successive e non per un effettivo errore? Tale 'spiegazione' fa il paio con la nuova regola, comunicata ad hoc, in occasione del 'fuorigioco di posizione' di Giroud in Milan-Napoli. Poco da commentare, anche in relazione all'audio del VAR Massa in Torino-Inter sul rigore di Belotti: "L’ha presa la palla o no? Aspetta aspetta… Sì, ha preso la palla. Sì ha preso palla, ha preso palla: vai! Ti confermo palla, prima palla e poi piede". 

Più forti della scarsa competenza
È evidente, come già accennato in precedenza, che tra i fischietti italiani non ci siano più dei fenomeni alla Collina e che, chi più chi meno, fatichi in personalità e in qualità nel suo - molto molto difficile, bisogna ammetterlo - mestiere. Così come è evidente che il Milan primo in classifica sia stato abbondantemente penalizzato dalle decisioni arbitrali in questa stagione, ma che, vista la difficoltà degli arbitri ad assumersi responsabilità - ancora una volta - evidenti, bisogna andare oltre: per vincere lo Scudetto bisognerà essere più forti anche di ciò che non dipende direttamente da Ibrahimovic e compagni.