Herr Kommandant detta la sua linea. E non accetterà compromessi, al netto delle smentite
C’è sempre più Ralf Rangnick nel futuro del Milan e lo sarà a tutto tondo. Il manager tedesco, nonostante le smentite ai media tedeschi che vi abbiamo riportato QUI, sarà il plenipotenziario dell’area sportiva (se firmerà il contratto) e con lui arriverà la sua squadra di collaboratori che agiranno sia dentro sia fuori dal campo. A loro si uniranno, in un lavoro di team, Almstadt e Moncada, per un pool lavorativo molto internazionale e di ampie vedute, soprattutto sullo scouting giovanile, come vuole la proprietà. Di questo team di lavoro, difficilmente faranno parte Maldini e Massara, visto che Rangnick avrà il controllo totale anche del mercato.
PROGRAMMA CHIARO - Scegliere Rangnick vuol dire sposare il suo sistema di lavoro. Che dovrà essere messo in chiaro fin da subito con il pubblico e con gli operatori del mercato. Perché ciò che manca al lavoro del Milan degli ultimi anni, sotto tutti i punti di vista, è la credibilità. E per una società che si specchia nel suo passato e che accetta con difficoltà il presente, dismettere certi abiti di alta nobiltà può essere doloroso a livello mentale, ma tecnicamente è necessario. L’azienda Milan è in stallo economico, è afflitta da un’assenza di appeal causata da un parco giocatori che non stimola la fantasia di sponsor e tifosi, fatte alcune debite eccezioni come Ibrahimovic e Donnarumma, il cui futuro è ancora tutto da scrivere, ed ha perso incisività comunicativa. Deve migliorare in tutti gli ambiti per poter far passare, in maniera chiara e incontrovertibile, il programma che potrebbe caratterizzare i prossimi 3-5 anni, soprattutto per ciò che riguarda il campo, che si andrebbe a riverberare, si spera positivamente, anche sull’extra campo.
CONTROLLO DEL BUDGET - Dopo gli incontri di novembre e dicembre con Gordon Singer in quel di Londra, Rangnick vorrà avere un’incidenza importante sul mercato e sul budget che verrà messo a disposizione dalla società. In particolar modo, sarà lui a indicare i profili dei giocatori da andare a trattare e che Almstadt e Moncada dovranno contattare per portare avanti le trattative. Di certo c’è che Rangnick non accetterà che gli vengano imposti dei nomi, ma ascolterà eventuali suggerimenti. I talenti saranno sia italiani sia stranieri e oltre ai soldi che avrà a disposizione, il team del mercato potrà anche incrementare il suo potere di spesa grazie alle cessioni, il cui ricavato verrà devoluto per una grossa percentuale al fondo acquisti.
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