Higuain a Sky: "Chiedo scusa a tutti per la reazione che ho avuto, sono emotivo e non un robot. L'addio alla Juve? Non ho deciso io"

Higuain a Sky: "Chiedo scusa a tutti per la reazione che ho avuto, sono emotivo e non un robot. L'addio alla Juve? Non ho deciso io"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/Photoviews
domenica 11 novembre 2018, 23:42Primo Piano
di Matteo Calcagni

Gonzalo Higuain è stato intervistato da Sky Sport nel postpartita di San Siro.

Sull'espulsione: "Voglio chiedere scusa alla squadra, al mister e ai tifosi per la reazione che ho avuto. L'arbitro sa che cosa gli ho detto. Anche gli arbitri a volte devono capire la situazione delle partite, l'emozione. La decisione è stata questa, chiedo scusa per la reazione e mi prendo la responsabilità".

Sul motivo della reazione: "Per me è stato fallo di Benatia, ha fischiato fallo per la Juventus ammonendomi, poi sono andato da lui e mi ha dato il rosso. Chiedo scusa per la reazione".

Sulla gara: "Ovviamente quando giochi contro una ex squadra l'emozione è diversa, però è acqua passata. Mi prendo la responsabilità, non deve succedere più, è stato un momento così, ho sbagliato il rigore e stavamo perdendo. Abbiamo emozioni, ma questo non è una giustificazione".

Sull'affetto degli avversari: "Sinceramente avevo un bellissimo rapporto, è stato un piacere che siano venuti a contenermi per non esagerare. Sono giocatori e sanno che i calciatori hanno emozioni. E' una partita che è andata storta, principalmente a me. Niente da dire, a parte chiedere scusa".

Sulla partenza dalla Juventus: "Lo sanno tutti quello che ho fatto alla Juventus e quello che ho vinto, la decisione è stata degli altri, non mia. Il Milan ha dimostrato amore e convinzione e sono venuto qua. L'affetto degli ex compagni significa che quello che ho fatto fuori dal campo ha aiutato".

Sulle responsabilità da dividere: "Senza dubbio, sono una persona e un giocatore molto emozionale, a volte mi è difficile controllare i sentimenti. Si vede subito quando sto bene e quando sto male. Sono così. Noi siamo un esempio per i bambini, ma non siamo robot, ci sono delle cose dietro e gli arbitri qualche volte devono capire la situazione. La reazione mia non è stata giusta".

Sul rigore: "Sono andato con decisione di tirare il mio solito rigore, pensavo aspettasse ma è partito prima, l'ha preso per quello. Ha fatto una grandissima parata. I rigori li sbaglia chi li calcia. Ora dobbiamo andare avanti, la squadra deve andare avanti a testa alza, abbiamo tenuto testa ad una squadra fortissima. Oltre al calciatore c'è un uomo, quando si gioca a calcio c'entrano tante cose, a volte me la prendo troppo. Devo stare più sereno, ma sono stato così tutta la carriera, è difficile cambiare adesso".