I top club dicono che puoi...

In questo momento poco felice per la squadra di Massimiliano Allegri ci sono diversi interrogativi da sciogliere.  Uno dei misteri o meglio degli oggetti misteriosi è l'olandese Emanuelson. Arrivato dalla scuola di calcio più importante del mondo, quella dell'Ajax e divenuto subito importante per i lancieri arriva a Milano con la soddisfazione di molti. Su youtube se si scrive il nome dell'esterno, si possono godere gol meravigliosi e giocate da campione. Che fine ha fatto quel giocatore? La colpa sarà sua o di un allenatore che non sa valorizzarne le qualità adoperandolo in un ruolo non suo? Così duttile da non capire qual è il suo ruolo naturale. Estrerno alto di centrocampo o terzino di spinta, a Milano ha giocato prima mezzala sinistra poi trequartista. I più grandi club utilizzano uomini di fascia molto offensivi, vere e proprie spine nel fianco degli avversari. Lo stesso Abate nasce trequartista destro ed ora è uno dei terzini più forti in Italia. Marcelo, più offensivo che difensivo, Dani Alves, tutti giocatori di fascia che hanno le capacità per ricoprire i 100 metri di loro competenza.

Emanuelson potrebbe ripercorrere le loro orme e giocare esterno basso? Corsa non gli manca, tempo per gli inserimenti, dribbling e piede sopraffino per sfornare cross pericolosi da fondo campo nemmeno. Si dovrebbe lavorare forse sulla fase difensiva così come si è fatto con Abate d'altronde. Partire da dietro gli permetterebbe di diventare meno marcabile e dunque più imprevedibile. Lahm, Clichy, Maicon, Van der Wiel, Bosingwa, sono probabilmente più "attaccanti" che difensori. Nel calcio moderno il ruolo di terzino si è evoluto molto e ad oggi si trasforma sempre più in "ala difensiva", se mi passate il neologismo. Emanuelson come terzino sinistro sarebbe una soluzione praticabile in considerazione del fatto che Taiwo non sta impressionando e che il solo Antonini non può reggere tutta la stagione. Anche se, come dice Eschilo: "A chi tiene il piede fuori della sventura, è facile dare consigli a chi soffre".