Ibra, Rebic e la coperta corta dei 9: fiducia ferrea su Colombo o assalto finale sul mercato

Cosa sarebbe successo se il braccio di Borevković non avesse colpito il pallone al 121' di Rio Ave-Milan? Cosa sarebbe accaduto se il doppio palo di Monte fosse capitolato in rete, oppure Kieszek non avesse emulato, o meglio peggiorato, il rigore di Gigio? Oggi si parlerebbe di figuraccia, di approssimazione, di stagione già mozzata ad inizio ottobre... Pochi centimetri possono cambiare la storia di una squadra e questa squadra, con determinazione, ha saputo soffrire e trarre vantaggio della fortuna, guadagnandosi una meritata qualificazione all'Europa League, perché ottenuta in una situazione di emergenza colossale, ma già nota da settimane.
ATTACCO A POSTO? - Con relativo realismo, è facile prevedere che sia Ibrahimovic che Rebic saranno a disposizione dopo la sosta. Questo non significa che nel derby entrambi ci saranno con certezza, così come nessuno ha piene sicurezze che entrambi saranno a disposizione dalla quarta giornata fino alla trentottesima, così come in tutto il percorso europeo e in Coppa Italia. Il pacchetto offensivo eventualmente potrebbe reggere anche senza i due sopracitati, ma è impensabile non ci sia un decremento tecnico e strutturale. Daniel Maldini non è una prima punta e in Portogallo è stato preferito a Colombo, forse per una migliore gestione della pressione; Leao ha confermato di avere difficoltà come numero 9, accresciute da una condizione tutt'altro che eccelsa. Criticarlo eccessivamente sarebbe erroneo, essendo il ragazzo reduce un brutto infortunio muscolare e da una quarantena di quasi un mese, ma è palese che puntare tutto su di lui come alternativa al (ai) centravanti pare alquanto rischioso. Lo stesso Rebic, oltretutto, sembra sprecato nel ruolo di prima punta, tenendo conto poi che, se utilizzato in quella posizione, non potrebbe giocare a sinistra. Il Milan ha più volte fatto sapere che l'attacco è ritenuto completo, evidentemente confidando che i vari tasselli possano, all'occorrenza, sopperire alle varie assenze, ma la notte di Vila do Conde deve restare ben impressa.
MERCATO ORMAI AGLI SGOCCIOLI - A tre giorni dalla fine del calciomercato è complicato pensare che il Milan si tuffi a capofitto su una punta. Questa società ha dimostrato di lavorare in maniera diversa dai predecessori, ponderando gli acquisti senza lasciarsi condizionare dalle esigenze dell'ultim'ora. D'altronde in via Aldo Rossi sapevano da tempo di dover affrontare tutti i preliminari col solo Ibra, così come erano a conoscenza da oltre una settimana che col Rio Ave, gara decisiva da dentro/fuori, sarebbe mancato anche lo svedese. In queste ore si lavora soprattutto per la difesa, con il potenziale approdo di Diogo Dalot, ma un potenziale pensierino all'attacco sarebbe piuttosto utile. Se così non sarà, fiducia piena e ferrea su Colombo, anche in presenza di Rebic, perché quando capiterà nuovamente di rinunciare sia allo svedese che al croato si dovrà poter giocare da subito con un centravanti vero. Viceversa, l'unica soluzione possibile sarebbe il mercato, anche delle super occasioni.

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