Il diktat di Giampaolo è chiaro: al Milan non ci sono gerarchie. L'esclusione di Piatek è stata la prima dimostrazione

Il diktat di Giampaolo è chiaro: al Milan non ci sono gerarchie. L'esclusione di Piatek è stata la prima dimostrazione MilanNews.it
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domenica 1 settembre 2019, 15:00Primo Piano
di Fabio Anelli

“Kryzstof Piatek non gioca per scelta tecnica” è stato il titolo del prepartita di Milan-Brescia. La decisione di Giampaolo, oltre ad aver sorpreso addetti ai lavori e tifosi, ha fatto discutere, e ha implicitamente mostrato il gran coraggio e carattere dell'allenatore milanista. Innanzitutto, per la titolarità di Silva, dato per sicuro partente lungo tutta l’estate. Accanto a Piatek, sulla panchina milanista, si è seduto anche Lucas Paquetà, a cui è stato preferito Bennacer.

NO GERARCHIE – La partita di ieri sera ha dato chiare indicazioni su quelle che potranno essere le scelte di Marco Giampaolo nel corso della stagione. No a titolari inamovibili, no a gerarchie fisse ma tutti possono giocare e tutti possono sedersi in panchina, d’altronde non succede niente, per usare le parole dello stesso tecnico milanista. Una filosofia che l’ex allenatore della Sampdoria aveva già anticipato quando aveva apertamente dichiarato come la formazione titolare fosse l’ultimo dei suoi pensieri. Affermazioni che, se all’epoca sembravano modi per evitare una risposta diretta, oggi assumono rilievi concreti. Giampaolo è tornato sul concetto anche nelle interviste rilasciate al termine della partita vinta contro il Brescia. “Di volta in volta mi riservo la possibilità di scegliere” e poi ancora “Non si può parlare di esclusione. Nel 2020 non esistono più 11 giocatori titolari ma 23. Io voglio creare questa consapevolezza nei calciatori, sapendo che qualcuno giocherà di più e qualcuno di meno”.

SQUADRA CAMALEONTICA – Che Milan ci si dovrà attendere allora? Di sicuro una squadra che spesso cambierà pelle. Proprio come fatto ieri, Marco Giampaolo sceglierà la formazione di partita in partita, basando le proprie decisioni sulla condizione dei giocatori, sulla disponibilità ma, soprattutto, sull’avversario. Salvo eccezioni, quindi, nel Milan 2019/20 i titolari inamovibili saranno pochi e non ci si dovrà più stupire se il protagonista della gara precedente dovesse partire dalla panchina in quella successiva.