Il primo anno di 'euroRino': un bilancio amaro. Necessaria la svolta

Il primo anno di 'euroRino': un bilancio amaro. Necessaria la svoltaMilanNews.it
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sabato 15 dicembre 2018, 21:00Primo Piano
di Daniele Castagna

Atene dà, Atene toglie. Nella città che maggiormente si lega ai più grandi successi continentali del Diavolo, il Milan incappa in una figuraccia tanto grande quanto inattesa. C'erano tutti i presupposti per passare il girone, inclusa la rara possibilità di avere tre risultati a disposizione per avanzare. Tranne in caso di sconfitta con due gol di scarto, puntualmente presentatasi sotto forma di beffardo 3-1 contro un (non irresistibile) Olympiacos. Fischi alla squadra, al tecnico e alla dirigenza che, in fase di post partita, si è nascosta dietro ad alibi e recriminazioni. A giorni di distanza, quel che resta è l'amaro in bocca per un incredibile occasione persa e una figuraccia europea completamente estranea al DNA rossonero. Il più addolorato, forse, è il leader del gruppo, quel Gennaro Gattuso finito nell'occhio del ciclone post serataccia greca.

Il tecnico aveva avvisato i suoi, memore dei trascorsi all'OFI Creta, che l'ambiente rovente del Karaiskakis avrebbe potuto fare la differenza. Non è stato ascoltato ed il Milan, nel secondo tempo, si è sciolto sotto i colpi dei greci e dell'arbitro. In attesa quindi di una nuova competizione europea da disputare, è tempo di trarre un bilancio sui risultati 'continentali' di Rino dopo questo primo anno e spiccioli da allenatore del Diavolo. Dal 7 dicembre 2017, prima gara in Europa League di Gattuso, al recentissimo e grottesco 13 dicembre 2018, i rossoneri sono scesi in campo undici volte sul secondo palcoscenico della UEFA. L'equilibrio tra successi e sconfitte, in maniera deludente, è pari con cinque trionfi ed altrettante debacle. 

Quello con l'Olympiacos è forse l'insuccesso più doloroso, ma vanno ricordati anche l'inciampo alla prima col Rijeka (2-0), il doppio scontro con l'Arsenal (0-2, 3-1) ed il traumatico confronto a San Siro contro il Betis, uscito sorridente per 1-2 con i tifosi spagnoli in festa al terzo anello. Una manita di delusioni che racconta come, probabilmente, questo gruppo giovane sia ancora lontano dal poter competere a livelli eccellenti in Europa, dove l'esperienza e la testa contano più di qualsiasi fattore tecnico o tattico. Anche perché, analizzando i successi nei dettagli, gli scalpi vincenti non raccolgono nomi di grandi avversari, anzi: due vittorie col Ludogorets (0-3, 1-0), i sei punti raccolti contro il Dudelange (0-1, 5-2) e la rimonta convincente contro l'Olympiacos (3-1). Posto come l'unico pari sia arrivato sul campo del Betis (1-1), il cammino continentale del Milan di Gattuso è lo specchio del percorso che deve intraprendere la banda guidata dalla stella 'opaca' di Higuaín: crescere, il più velocemente possibile, per tornare sui palchi che contano senza sfigurare, nel solco della gloriosa tradizione rossonera. Dimenticando Atene, che spesso ha dato e che purtroppo ha tolto...