Il "raffreddamento" su Ibra stimola quesiti ed alcune perplessità: a gennaio esistono piste migliori di quella svedese?

Il "raffreddamento" su Ibra stimola quesiti ed alcune perplessità: a gennaio esistono piste migliori di quella svedese?MilanNews.it
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giovedì 6 dicembre 2018, 15:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Dopo giorni, o meglio settimane, in cui il ritorno di Zlatan Ibrahimovic sembrava sempre più probabile, ora trapela un raffreddamento da diverse fonti e per più motivazioni. Da un lato Ibrahimovic starebbe riflettendo se accettare un contratto di soli sei mesi, dall'altro Ivan Gazidis non sembrerebbe entusiasta dell'incastro di un over 30 nell'architrave rossonero, preferendo puntare su calciatori più giovani. In tutto questo si attende la "punizione" della UEFA che, in un senso o nell'altro, potrebbe favorire o meno il ritorno del campione svedese.

IBRA SI', IBRA NO - "Quando dite che Ibrahimovic si propone... Forse anche no. Forse invece è il club che l'ha cercato, lui ci sta pensando". Gattuso parlò in questo modo alla vigilia di Lazio-Milan, confermando l'interessamento (e forse qualcosa di più) del club rossonero nei confronti del centravanti dei Los Angeles Galaxy. Possibile che il club rossonero abbia fatto dietrofront? Possibile che Gazidis non avesse già detto la sua prima del suo ufficiale insediamento? E' chiaro che un giocatore del genere potrebbe "alterare" l'alchimia dello spogliatoio, ma non è detto che questa alterazione sia negativa, anzi.

VERSO LA CHAMPIONS - Il Milan sta occupando il quarto posto e lo sta facendo con una rosa falcidiata dagli infortuni e poco "coperta" in alcuni settori del campo. Resta il fatto che per mantenere questa posizione, fondamentale in termini di prestigio e soprattutto introiti, il club rossonero non potrà dormire sugli allori a gennaio. Cutrone e Higuain non possono bastare, soprattutto con il 4-4-2 che sta attuando Gattuso in queste settimane. Oltretutto vanno segnalati i problemi alla schiena del Pipita che, pur non gravi, lo stanno condizionando ormai dalla trasferta di Udine. Fastidi di poco conto ma che fanno capire come l'argentino non possa essere un attaccante da 60 partite annue. Un innesto in attacco è quindi obbligatorio, a prescindere da cosa accadrà con Ibra. Resta il fatto che la pista Zlatan sembrerebbe più "conveniente" di altre, nonostante l'età dello svedese che lo rende un approdo non futuribile. Ma perché acquistare un giovane bomber quando si ha già in rosa Cutrone e Higuain appena trentunenne?