Il rapporto speciale con Buffon, "retrocesso" con la Juve e il lavoro specifico con Maignan: tutto su Claudio Filippi

Il rapporto speciale con Buffon, "retrocesso" con la Juve e il lavoro specifico con Maignan: tutto su Claudio FilippiMilanNews.it
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di Manuel Del Vecchio

E pensare che con l'arrivo di Thiago Motta era stato "retrocesso" nelle giovanili della Juventus dopo più di 10 anni di lavoro ad altissimo livello con Buffon, Szczesny e compagni. Claudio Filippi, salito nuovamente alla ribalta in questi giorni in cui Maignan si è messo in mostra con i suoi interventi decisivi nel derby, è un nome molto conosciuto tra gli addetti ai lavori. Non può essere altrimenti, visto che è arrivato in bianconero nel 2010 con Gigi Delneri ed ha continuato nel suo lavoro con Conte, Allegri, Sarri e Pirlo. Fino, appunto, a Thiago Motta che ha preferito spostarlo sulle giovanili; trend che ha continuato anche Tudor. E allora Filippi, che negli anni ha costruito un rapporto speciale con Gigi Buffon e ha contribuito a far crescere il ruolo del preparatore dei portieri ideando e mettendo in commercio lo scudo in plastica, che aiuta a deviare manualmente le varie traiettorie, simulando quello che succede in partita, ha deciso di salutare il mondo Juve dopo 15 anni e rimettersi in gioco al seguito di Massimiliano Allegri, che a luglio 2025 è diventato nuovamente l'allenatore del Milan.

Gigi Delneri lo racconta così in un'intervista rilasciata a TMW: “Con la sua esperienza Claudio ha il talento di migliorare ogni portiere. Maignan è un esempio perfetto: sotto la sua guida, ha affinato le sue capacità e acquisito una consapevolezza maggiore nelle sue scelte in campo. La sua abilità non sta solo nel perfezionare la tecnica, ma anche nel saper gestire l’aspetto umano, fondamentale per un ruolo che vive di solitudine e pressione. È essenziale stabilire un rapporto di fiducia e comprensione. Nel suo ruolo è sempre molto attento e meticoloso, sia nell’insegnamento che nel rapporto umano. È un professionista che lavora con grande passione e precisione, ed è proprio questo che lo rende speciale".

Troppi i cambiamenti negli allenamenti di Maignan che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni: nel 2021-22 Maignan ha avuto Dida, Gigi Ragno ed Emiliano Betti. Nel 2022-23 Dida ha lasciato e si è aggiunto Flavio Roma. Nel 2023-24 è arrivato il gallese Anthony Roberts, che ha lavorato ancora con Gigi Ragno. Nel 2024-25, Roberts ha lasciato e Fonseca ha portato Antonio Ferreira, mentre con Conceiçao sono subentrati Diamantino Figueiredo e Vedran Runje. Persone diverse, idee diverse, metodi diversi: troppa confusione.

Da Milanello raccontano che ora c’è una cosa fondamentale: il metodo di Filippi è chiaro, netto, approfondito nello studio sia individuale e che collettivo del portiere. Vengono affrontati meno argomenti e ci si focalizza su meno aspetti rispetto al passato, ma il tutto viene fatto con un livello di dettaglio e preparazione elevatissimo. Poche cose, ma fatte puntando alla perfezione. Il fatto che Filippi poi abbia avuto questo rapporto speciale con Buffon è servito a fare breccia nel cuore e nella mente di Maignan, che ha un’indole altamente competitiva ed un carattere particolare. Un rapporto sbocciato in modo naturale fin dai primi giorni che si basa su stima professionale e rispetto umano.

I rigori parati a Dybala e Calhanoglu, dopo un periodo in cui Mike sui penalty non è riuscito ad essere così efficace, non sono casuali. Parola di Luca Marchegiani che ha avuto Filippi al Chievo: "Il preparatore dei portieri di Maignan, Claudio Filippi, lo ho avuto al Chievo: anno in cui ho parato 5 rigori consecutivi. Aveva un modo di prepararmi all'avversario istruendomi bene e mettendomi nelle condizioni di avere buone probabilità di sapere dove avrebbe calciato. C’è uno studio dietro e non è solo intuito del portiere". Lo ha confermato anche Allegri post derby: "Per i rigori c’è Claudio Filippi, è uno dei migliori in quel ruolo, un gran lavoratore. Molto bravo a preparare i portieri sui rigori". I risultati si vedono tutti sul campo.