Kalulu supera il primo di tanti esami: esordio benaugurante in un ruolo che parte da lontano

Kalulu supera il primo di tanti esami: esordio benaugurante in un ruolo che parte da lontanoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 13 dicembre 2020, 10:03Primo Piano
di Matteo Calcagni

Un debutto a sorpresa, inaspettato anche alla vigilia, rivelatosi una scelta più che azzeccata. Negli anni passati, anche quelli dei grandi Milan, le formazioni raffazzonate, schierate in gare non troppo decisive, hanno spesso portato a figuracce sonore, oltre a prestazioni tutt'altro che eccellenti da parte di quei giocatori che venivano buttati nella mischia una tantum. È accaduto tantissime volte nella storia recente rossonera, anche se ora c'è una differenza sostanziale. Questa dirigenza non ha sostanzialmente spazio per l'improvvisazione, quindi ogni acquisto viene pensato e ragionato, anche quelli di ragazzi giovani a parametro zero. Non sempre le ciambelle riescono col buco, com'è ovvio che sia, sebbene sbagliare diventi chiaramente più difficile.

L'ESEMPIO DI GABBIA - Pierre Kalulu probabilmente non sarà ancora pronto per essere un "titolare" del Milan, ragion per cui prima della sfida di Praga non era mai sceso in campo se non in amichevole. Un anno fa, tuttavia, si diceva lo stesso di Matteo Gabbia. Il giovane varesino la scorsa stagione dovette attendere metà gennaio per scendere in campo, addirittura il 22 febbraio per giocare titolare. Detto questo la risposta contro lo Sparta Praga del transalpino è stata importante: il classe 2000 si è ben comportato in un ruolo non del tutto suo, al centro di una retroguardia completamente rinnovata, il che è punto di merito ulteriore. Il fatto che il ragazzo sia stato corteggiato così tanto, scavalcando il Lione prima della firma del nuovo contratto, fa capire come in casa rossonera si puntasse parecchio su questo giocatore, non come protagonista immediato ma come talento da sgrezzare e lanciare.

IL "NUOVO" RUOLO - Già in estate, quando si analizzava l'acquisto di Kalulu, si ipotizzava un possibile futuro da centrale. Il motivo? Le caratteristiche fisiche del ragazzo prima di tutto, ma anche l'utilizzo nella scorsa stagione, dove è stato principalmente impiegato in mezzo. La scelta di Pioli di lanciarlo proprio lì è stata sì coraggiosa ma ponderata, evidente frutto di un lavoro compiuto a Milanello in questi mesi, quando il numero dei difensori a disposizione era quantomeno esiguo. Il francese ha dimostrato di avere buone qualità in marcatura, oltre a possedere buon tempismo nelle chiusure. Resta ancora tantissima strada da fare, tenendo però conto che il ragazzo è dotato e può crescere, con la possibilità concreta di costruirsi come elemento di livello all'interno della rosa.