L'assenza di Theo Hernandez ha rimarcato la sua imprescindibilità

L'assenza di Theo Hernandez ha rimarcato la sua imprescindibilitàMilanNews.it
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domenica 13 marzo 2022, 17:00Primo Piano
di Nicholas Reitano

Il Milan, in queste ultime due uscite, ha dimostrato di riuscire ad essere una squadra solida. Ma non solo. Infatti, ne sono una dimostrazione anche gli undici clean sheet in campionato (su ventinove partite disputate). E, nonostante l'assenza di una colonna portante come Simon Kjaer, i rossoneri ora possono contare sull'esplosione di Pierre Kalulu - decisivo ieri con il piattone di sinistro da fuori area - e su un impeccabile Fikayo Tomori. Ma anche su Calabria, ormai il quarto centrocampista di questa squadra in fase di costruzione, e soprattutto su Theo Hernandez, che ieri però, con la sua assenza, ha affermato ulteriormente la sua importanza tecnico-tattica per questa squadra. Se non proprio imprescindibilità. Da non dimenticare, infine, anche il rendimento più che stabile di Florenzi e Romagnoli.

POCA SPINTA, POCHI SPAZI - Quello che è balzato all'occhio della partita di ieri è sicuramente la poca incisività che ha avuto Rafael Leao. Il portoghese, infatti, non è mai stato autore di una cavalcata chiave. L'unica occasione creata è stata il tacco per Florenzi. E questa sua assenza-presenza, probabilmente, è dettata proprio dalla mancanza di un terzino di spinta come Theo, che apre gli spazi (portando via anche un uomo dalla marcatura) e gli consente di essere devastante sul lungo. Ieri tutto questo è mancato, ma era anche prevedibile: Florenzi era adattato ed era costretto, per via del piede dominante, a giocare spesso spalle alla linea (provando a tracciare delle geometrie sull'altro lato del campo oppure cercando la sponda della punta). Ed, inoltre, era solo la seconda volta che lui e Leao giocavano dallo stesso lato: è mancata la chimica e la prestazione del portoghese ne è la prova. Theo, però, "is coming back soon". Il treno sta per ripartire.