L'intuizione che ha posto nuove fondamenta alla difesa: Kjaer e l'esempio di Barzagli

L'intuizione che ha posto nuove fondamenta alla difesa: Kjaer e l'esempio di BarzagliMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 6 agosto 2020, 18:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Quando il Milan ha rinunciato a Mattia Caldara, lasciandolo tornare all'Atalanta proprio quando sembrava pronto al rientro, non sono mancati i delusi e gli scontenti, convinti che il classe '94 avesse ancora qualcosa da dire in rossonero. Questa "frustrazione" è stata scaricata sulle spalle di Simon Kjaer, scelto dalla dirigenza rossonera per rimpiazzare il bergamasco: in tanti accolsero questa notizia con enormi dubbi, alimentati anche dalle difficoltà dimostrate dal danese alla corte di Gasperini. I fucili della critica erano pronti a sparare sentenze al primo errore dell'ex Roma, ma le armi, già caricate preventivamente, sono state prima disinnescate e poi riposte in cantina. Kjaer non solo si è preso il posto da titolare quasi all'istante, ma si è anche rivelato uno dei centrali più efficaci e sicuri degli ultimi anni milanisti.

LA SORPRESA - Quando si astrattizza la partenza della "rinascita" rossonera del 2020, lo si fa individuando il momento del'arrivo, o meglio del ritorno, di Zlatan Ibrahimovic. Una valutazione certamente corretta ma non del tutto completa, perché insieme al rientro dello svedese va considerato anche l'acquisto di Kjaer. Al Milan servivano certezze in difesa, serviva un giocatore che sapesse abbinarsi con Romagnoli, un calciatore che potesse essere abile nelle coperture e nel gioco aereo, così come sull'anticipo. Il classe '89 ha vestito i panni rossoneri come se ce li avesse addosso da tempo immemore, cavandosela alla grande anche con avversari di primo livello. Dal post quarantena, se possibile, il nativo di Horsens è ulteriormente migliorato, giocando tutte le gare tranne SPAL-Milan, unico vero passo falso dei rossoneri dalla ripartenza della Serie A.

ACQUISTO FONDAMENTALE - Il riscatto del danese, concretizzatosi a metà luglio, è stato un atto dovuto e logico. Kjaer non è un giovanissimo ma, per il ruolo che ricopre, ha ancora tanti anni di carriera davanti a sé: a 31 anni un centrale può giocare ancora tantissimo e il Milan, nonostante la filosofia di Elliott, ha scelto con saggezza di confermarlo per soli 3.5 milioni di euro. Un acquisto che per il Diavolo potrebbe rappresentare qualcosa di simile a quello che è stato Barzagli per la Juventus, acquistato per una cifra irrisoria a gennaio 2011, a trent'anni da compiere, e diventato un perno fondamentale per nove stagioni. Non ci si potrà ovviamente trincerare al solo Kjaer, ma dopo anni di difficoltà ed affannose ricerche, ora la retroguardia rossonera funziona, tanto da reggere l'urto anche dopo l'infortunio di Romagnoli.