La vulnerabilità è umana, la costanza e la forza mentale sono di Mike Maignan

La vulnerabilità è umana, la costanza e la forza mentale sono di Mike MaignanMilanNews.it
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lunedì 4 dicembre 2023, 12:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Mike Maignan è uno dei portieri più forti del mondo. Su questo non dovrebbe pioverci, il portiere rossonero lo ha dimostrato nelle ultime due stagioni - pur con gli acciacchi fisici - e lo sta dimostrando a più riprese anche nel corso di questa. Eppure nelle ultime settimane il portiere francese è stato messo in dubbio per via di alcuni interventi poco precisi, come quello in occasione del terzo gol del Borussia Dortmund. La partita con il Frosinone ha dimostrato a tutti che, come spesso accade, i giudizi affrettati sono quelli che invecchiano peggio.

Vulnerabilità

Si è parlato di un Mike Maignan vulnerabile, quasi come fosse un problema. La possibilità di poter sbagliare è una prerogativa dell'essere umano e per questo anche di Maignan che forse aveva abituato tutti troppo bene con una primissima stagione, quella dello scudetto, senza quasi mai incappare in errori anzi risultando decisivo in più di un'occasione. Ma la verità è che soprattutto in un ruolo come quello del portiere, l'errore può trovarsi anche dietro l'angolo dei migliori portieri del mondo. Non si vogliono tanto negare le imprecisioni di Maignan, che sicuramente ci sono state anche nel corso di questo avvio di stagione, ma la fretta nel giudicare come in calo il rendimento di un portiere che anche quest'anno è decisivo per il Milan. Se si prende solo l'ultima settimana di partite, sui sei punti conquistati dai rossoneri almeno su tre quarti ci sono le mani e i piedi del numero 16.

Focus

La vera forza di Maignan, per fortuna sua e di tutto il Milan, è che rimane sempre concentrato sul campo e dimostra che anche le recenti voci per lui non contano. Come ogni buon portiere che si rispetti è abile nel cancellare l'errore, anche all'interno della stessa partita, e guardare avanti. Con la Fiorentina sbaglia un passaggio con i piedi ma dopo qualche minuto, nei secondi finali, compie un miracolo su Mandragora. Contro il Frosinone invece si dimostra non solo decisivo tra i pali, come nel caso della parata su Cuni, ma anche con i piedi: terzo assist in altrettante stagioni con il Milan. Un passaggio di sessanta metri stupendo che ha permesso a Pulisic di segnare un secondo gol di vitale importanza. Al mondo portieri che garantiscono questo rendimento in porta e con i piedi, pur con qualche comprensibile pecca di tanto in tanto, non esistono.