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Giampaolo: "Non cambieranno i principi di gioco. I dirigenti sanno cosa fare. Le mie parole sono state strumentalizzate."

LIVE MN - Giampaolo: "Non cambieranno i principi di gioco. I dirigenti sanno cosa fare. Le mie parole sono state strumentalizzate."
© foto di Marco Giampaolo
venerdì 30 agosto 2019, 14:25Primo Piano
di Daniel Speranza

Amici di MilanNews.it, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Marco Giampaolo. Il tecnico rossonero parlerà ai giornalisti alla vigilia della sfida di domani sera a Milano contro il Brescia.

Questa settimana si è parlato dello spirito della squadra? "Mi aspettavo quel tipo di partita a Udine, mi aspettavo le ripartenze e il Milan non può fare quella partita, ma deve stare nella metà campo avversaria. Dobbiamo saper leggere le situazioni quando non ci sono spazi. Non è un problema di qualità dei giocatori ma mancanza di conoscenze collettive, serve tempo per assimilare. Sento la squadra fortemente fidelizzata. La gara di Udine è stata sbagliata"

Sul debutto a San Siro e i 50.000 tifosi?
“È bello avere così tanti tifosi a San Siro, gli chiedo un po’ di pazienza, ma tutte le partite sono toste ed importanti. Il Milan deve tornare a fare il Milan”.

Con quale modulo giocherà contro il Brescia?
“Non è una questione di numeri ma è una questione di uomini e di interpretazione”.

Bonaventura giocherà titolare domani?
“Jack è un giocatore eccezionale, ma non è ancora del tutto pronto fisicamente”.

Ricordo sul Brescia dopo sei anni? Che partita sarà?
“Sono passati sei anni, mi ricordo poco. Il Brescia è una buona squadra, ricorda molto la mia Sampdoria. È una squadra ben organizzata. Sarà una partita da giocare bene”.

Dopo Udine ha sentito la dirigenza?
“Ho parlato della partita con la dirigenza. I miei dirigenti capiscono le dinamiche. La partita è stata chiara, è chiaro vedere cosa abbiamo fatto bene e cosa abbiamo fatto male. Si può solo fare meglio”.

Quanto ci vorrà per migliorare nelle determinate situazioni di cui ha parlato?
“C’è da lavorare insieme. Sono partito in ritiro con 8 primavera, non con tutti i titolari. Un giocatore che arriva non può pensare di giocare il giorno dopo titolare nel Milan. Si deve mettere in fila e lavorare”.

Ha un’idea chiara su chi vede come play?
“I nostri due play sono Biglia e Bennacer. Biglia purtroppo si è fatto male e Ismael prima di Udine era appena arrivato ed aveva solo due allenamenti, quindi la scelta è ricaduta su Hakan”.

Suso lo vedremo a destra o dietro le due punte?
“Vedremo domani *ride, ndr*. Io vado avanti per la mia idea di calcio”.

Ti aspetti un ultimo colpo di mercato?
“I miei dirigenti sanno cosa fare, vedono gli allenamenti e fanno le loro valutazioni. Sono contento di come lavorano i miei ragazzi, sapranno loro se c’è da fare ancora qualcosa. Io alleno la squadra e penso ad allenare”

Sei sempre stato abile nell’ottimizzare i tuoi calciatori, come procede questo lavoro qui al Milan?
“In linea generale c’è poco tempo, ma io il tempo me lo prendo comunque. Non salto nessuno step, non spreco nessun allenamento, ogni allenamento deve migliorarci. Più giocatori forti si hanno meglio è naturalmente, ma io vado avanti e lavoro”.

Non pensa di aver dato un segnale di debolezza con le parole di Udine sul cambio di modulo?
“Le mie parole sono state strumentalizzate. Posso cambiare posizione ad un giocatore ma non la filosofia e la metodologia. Il pensiero sul mio lavoro non lo cambio”.

Ha usato Borini come mezzala, ma come sta Kessie? Lo vede pronto per il suo gioco?
“Prima cosa è la condizione fisica, poi si parla di integrazione nel sistema di gioco. Il discorso è ampio, il Milan non può pensare di avere solo 11 titolari. Tutti i giocatori sono importanti e la cosa che conta è la squadra, sta al di sopra di tutti. Borini è un giocatore utile ed è pronto anche a livello fisico”.

Ad Udine il gol è arrivato su calcio d'angolo. Non mancano dei centimetri a questa squadra?

“Non tutte le squadre hanno giocatori alti, e a me non piacciono. Più sono alti e più giocano peggio. Il gol preso ad Udine è colpa di un errore difensivo, non della statura dei giocatori”.

Come vede Calhanoglu da trequartista?
“Il trequartista è un attaccante, non un centrocampista. È un giocatore che deve avere qualità, per quello Suso può giocare lì”.

Il mercato in uscita potrà condizionare le tue scelte di formazione?
"Io non conosco i movimenti in uscita e quindi no. Inoltre mi aggrappo alla professionalità dei giocatori. Finché sono qui, sono giocatori del Milan a mia disposizione e che quindi posso usare e confido in loro".

15.00 - Finisce la conferenza stampa di Giampaolo