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Pioli: "Non c'è un caso Piatek, Leao non è un centravanti. Ibra? Babbo Natale arriva il 25"

LIVE MN - Pioli: "Non c'è un caso Piatek, Leao non è un centravanti. Ibra? Babbo Natale arriva il 25"
© foto di Stefano Fusco
sabato 7 dicembre 2019, 14:08Primo Piano
di Matteo Calcagni

Termina qui la conferenza di Stefano Pioli.

A Parma vinto per la determinazione di Theo?

"Abbiamo vinto perché la squadra ci ha messo tanto per vincere. Se vinci soffrendo e lottando significa che tutti hanno voluto vincere. Abbiamo una base solida per costruire un futuro migliore".

Salvare la statua di Ibra e portarla a Milano?

"Ero in piazza Duomo, ho visto un bellissimo albero. Di statue non ne ho viste".

E' importante attaccare anche con i terzini?

"Dobbiamo avere più soluzioni in fase offensiva, l'avversario non può chiudere tutto. Che ci siano gli esterni o i terzini non fa differenza".

Come si affronta il Bologna?

"Il Bologna ha giocatori di qualità, Palacio è molto intelligente, l'ho allenato, fa sempre il movimento giusto. E' una squadra che ha in concetti giusti. In fase offensiva hanno bei principi di gioco, noi però stiamo bene e dovremo dimostrarlo domani. Non dobbiamo sbagliare le cose semplici, si possono sbagliare le cose difficili e ci sta sbagliarle. Se facciamo bene le cose semplici siamo sulla strada giusta".

Ibrahimovic può aiutare?

"Babbo Natale arriva il 25 dicembre, voi parlate ad ottobre di questa situazione. Se mi immagino un regalo oggi spero nei tre punti".

Lei ha parlato di obiettivo Europa quando è arrivato?

"E' normale per chi allena il Milan che l'obiettivo deve essere quello. Non sono venuto qua per fare un lavoro normale, ma per fare il meglio possibile. Se alla fine dell'anno non ci saremmo riusciti ammetteremmo comunque di averci provato".

Utilizzare Suso a sinistra e non a destra?

"Suso a sinistra non lo vedo. E' un ottimo giocatore, un grande giocatore con determinate qualità. Siamo squadra quando ci adattiamo tutti ai tempi di gioco. Suso non deve stare soltanto largo, deve venire anche dentro il campo. Presto ci darà grandi soddisfazioni, ritengo abbia qualità importanti".

Vede un Milan a due punte?

"In questo momento no. Gli esterni e i centrocampisti sono punti di forza. Non mi impunto poi se la squadra non ottiene i risultati che ci si aspetta".

Serve anche un po' di ignoranza?

"Se per ignoranza si intende determinazione e voler vincere a tutti i costi serve assolutamente. Noi tutti dobbiamo fare qualcosa in più per raggiungere certi livelli. E' troppo importante domani per la nostra classifica"

E' difficile fare le scelte con quasi tutti a disposizione?

"Sono tutti disponibili tranne Duarte e Caldara che ha giocato in Primavera. C'è tanta possibilità di scelta in tutti i reparti. Devo cercare di fare meno danni possibili con le scelte dei primi undici, chi entra deve dare il massimo come quelli che giocano dall'inizio".

Può fare un bilancio parziale della sua avventura al Milan?

"I bilanci parziali non mi servono, sono parziali e non vale la pena parlarne. Alla fine si tirerà le somme. Bisogna rimanere sul pezzo, abbiamo tre partite importanti da qui a Natale, si potranno poi fare i primi bilanci, ma quelli definitivi saranno fatti a maggio. Vedo un gruppo sempre più coeso e responsabile. E' bello lavorare al Milan".

Il problema Piatek è mentale o fisico?

"Non c'è un problema Piatek, il Milan sta cercando in tutti i modi di uscire da questa situazione delicata".

C'è un'alternativa a Piatek?

"Se giocherà domani significa che io lo ritengo funzionale al gioco di squadra. Piatek è più centravanti d'area, Leao non è un centravanti ma una punta di movimento. Si può giocare in tanti modi e con caratteristiche diverse, l'importante è che le caratteristiche siano complementari e la squadra giochi da squadra. Non abbiamo Messi o CR7 ma tanti buonissimi giocatori, dobbiamo puntare sul gioco di squadra".

Si inizia a vedere un'identità di squadra?

"In campo c'è una squadra che gioca con le idee chiare e con intensità. Questo è il nostro obiettivo. Ci prepariamo in settimana per affrontare gli avversari con consapevolezza dei nostri mezzi. Domani affrontiamo una partita molto difficile. Il brutto risultato del Bologna servirà a Mihajlovic e alla squadra per essere ancora più attenti e determinati. Ci sono difficoltà diverse rispetto a Parma, il Bologna gioca in modo più aggressivo, ci siamo preparati bene, dobbiamo fare novanta minutì di intensità e qualità".

La partita di domani è un'occasione importante?

"Dobbiamo cercare in qualsiasi partita un'opportunità importante. In questo momento ogni nostra partita ha un peso, siamo alla ricerca di continuità e convinzione. La squadra sta bene fisicamente e mentalmente, sta migliorando anche tatticamente. Siamo alla ricerca di punti importanti, bisogna provare a migliorare la classifica anche domani".

Domani si affronta il Bologna di Mihajlovic.

"Mi auguro di poterlo salutare domani. E' da quest'estate che tifo per loro, Sinisa è un esempio per la sua volontà e la sua determinazione per superare questa situazione difficile. Tifo Bologna per come si è comportata la società e come si è stretta la società attorno all'allenatore. Non avevo dubbi perché ho ottimi ricordi di questa società. Ricomincerò a tifare Bologna da lunedì, spero di abbracciare Sinisa domani".

Piatek è nel mirino, è un caso?

"Non esiste un caso di un giocatore su un gioco di squadra. Dobbiamo puntare su questo. Il caso di un singolo giocatore non esiste, per me esiste un caso Milan. Lavoriamo tutti insieme".

Con lei sono migliorate le statistiche della squadra.

"Le valutazioni delle partite sono importanti. Siamo a buon punto, siamo spesso in vantaggio rispetto agli avversari. Non abbiamo messo tutto a posto ma siamo a buon punto. Dobbiamo insistere e continuare a migliorare la classifica".

Tra pochi minuti Stefano Pioli parlerà in conferenza stampa come da programma, nella giornata di vigilia di Bologna-Milan. Segui con MilanNews.it le parole del tecnico rossonero, sul nostro sito e sulla nostra app.