Milan, Caldara ai titoli di coda: storia di un amore mai sbocciato

Milan, Caldara ai titoli di coda: storia di un amore mai sbocciatoMilanNews.it
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giovedì 9 gennaio 2020, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Mattia Caldara tornerà ad essere un giocatore dell’Atalanta. Il promettente e sfortunato difensore classe ’94 lascerà il Milan in prestito di 18 mesi con diritto di riscatto, fissato a 15 mln, a favore della società bergamasca dopo un solo anno e mezzo di avventura rossonera. Un’esperienza che, purtroppo per tutti, è impossibile da definire positiva: l’ex Juventus, portato a Milano da Leonardo, non ha praticamente mai avuto l’occasione di giocarsi le sue chance con la maglia del club di via Aldo Rossi a causa di molti, troppi problemi fisici. Ma andiamo con ordine:

L’ARRIVO AL MILAN – Nell’estate del 2018 il Milan faceva fronte ad un ribaltone societario (Elliott subentrò alla proprietà cinese) e al mal di pancia dell’allora capitano Leonardo Bonucci. Il brasiliano Leonardo, diventato un nuovo dirigente rossonero a mercato inoltrato, la risolse così: Bonucci alla Juventus in cambio di Mattia Caldara, appena arrivato in bianconero dall’Atalanta. Le operazioni furono formalmente slegate, ma in pratica si è trattato di uno scambio visto che entrambi i difensori furono valutati 36 milioni di euro. Insieme al difensore bergamasco arrivò anche Gonzalo Higuain ed entrambi furono accolti calorosamente dalla tifoseria rossonera, convinti di aver strappato un grandissimo talento ai rivali di Torino.

MATTIA, UN TALENTO SFORTUNATO – L’esperienza rossonera di Caldara iniziò malissimo: tre panchine consecutive ad inizio campionato, poi 4 match saltati per un problema muscolare. Esordisce con la maglia del Diavolo il 20 ottobre in Europa League, contro il Dudelange: sarà la sua ultima partita del 2018. Il 27 ottobre il fattaccio: Caldara si fa male in allenamento, l’infortunio è molto grave. Lacerazione parziale del tendine d’Achille. Mattia è costretto ad un lunghissimo stop: tornerà fra i convocati solo a Marzo del 2019. Il 24 Aprile la sua seconda presenza ufficiale in rossonero: in Coppa Italia contro la Lazio, semifinale di ritorno. Poi il 2 maggio il ginocchio cede in allenamento: altro infortunio gravissimo, questa volta il difensore soffre la rottura del legamento crociato. Inizia un nuovo calvario per il centrale ex Atalanta, che chiude così l'annata 2018/19 con sole due presenze. Inizia la stagione attuale, 2019/20, ma Caldara ovviamente non può essere subito pronto. Torna fra i convocati il 3 Novembre 2019, ma non scenderà mai in campo con la prima squadra: vedrà il campo 3 volte con la Primavera, collezionando solo 203’ non proprio positivi.

A BERGAMO PER RINASCERE – Mattia, nonostante un anno e mezzo ai box, rimane uno dei talenti più cristallini del calcio italiano. O almeno lo era il giocatore visto per due anni alla corte di Gasperini. Ecco perché il centrale rossonero, che presto diventerà papà, ha accettato subito la corte dell’allenatore della squadra orobica, che l’ha (ri)voluto fortemente. Caldara tornerà all’Atalanta e ritroverà l'ambiente che l’ha fatto sbocciare e che può offrirgli meno pressioni e più tranquillità rispetto al travagliato mondo rossonero. Il Milan non si è opposto alla volontà del difensore, e con il diritto di riscatto a favore dei nerazzurri fissato a 15 milioni riuscirà a registrare a bilancio anche una piccolissima plusvalenza, in caso di riscatto: il centrale ex Juve, infatti, tra un anno e mezzo avrà un peso residuo nei conti del club di via Aldo Rossi pari a 14,4 milioni di euro.