Milan, dopo Rebic ora è Diaz che deve sbloccarsi: lo spagnolo non va in rete dal 25 settembre

Milan, dopo Rebic ora è Diaz che deve sbloccarsi: lo spagnolo non va in rete dal 25 settembre
martedì 22 febbraio 2022, 14:00Primo Piano
di Antonio Tiziano Palmieri

Archiviata e dimenticata la trasferta di Salerno, per il Milan di Stefano Pioli è già tempo di pensare alla sfida di venerdì contro l’Udinese. Dopo il ritorno al gol di Ante Rebic a distanza di 5 mesi (19 settembre contro la Juventus - 19 febbraio contro la Salernitana), ora tocca a Brahim Diaz sbloccarsi. Lo spagnolo di Malaga non trova la gioia personale dal 25 settembre scorso, partita giocata contro lo Spezia, e qualora dovesse segnare contro i friulani, tornerebbe a gonfiare la rete anche lui a 5 mesi esatti dall’ultima volta, come ha fatto il suo compagno di squadra Rebic. In questo periodo non c’è stato verso di recuperare il magnifico Brahim visto nel primo mese e mezzo di stagione. Quando sembra che faccia un passo concreto verso la ‘rinascita’, ecco che arriva poi una nuova involuzione. Un grande problema dato che si parla del numero 10 del Milan, quel giocatore che dovrebbe sempre garantire fantasia, gol e assist.

I NUMERI NON POSSONO CHE MIGLIORARE

Fino a quando ha contratto il Covid, Diaz è stato un giocatore determinante in questa stagione per i rossoneri: 4 gol e 2 assist in 9 partite giocate. Dal rientro in campo dalla malattia – datato 3 novembre contro il Porto – in avanti, il classe 1999 è l’ombra di se stesso con due soli passaggi vincenti messi a referto nelle sfide contro Genoa (1 dicembre) e Salernitana (4 dicembre). Oltre ciò, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, sono scese anche la media tiri (da 1,71 a 0,87 a partita), le occasioni create (da a 1,14 a 0,80 a partita) e i dribbling tentati (da 3,71 a 3,20 a partita). Tutti dati che confermano il periodo no che Diaz sta attraversando.

Ma quali possono essere le soluzioni per ‘guarire’? Quelle classiche: lavoro, applicazione e convinzione in quello che si fa. Il problema ora più che fisico sembra mentale. Deve riaccendersi in Diaz quel fuoco che lo ha fatto ardere nelle prima partite di questo anno calcistico 2021/2022. Il Milan si aspetta da lui un apporto concreto nel lungo rush finale di stagione. Mancano 12 partite di campionato e 2 (o 3) di Coppa Italia. Il miglior Diaz serve a Pioli, e serve ai tifosi che hanno voglia di tornare a gioire per un campionato vinto, cosa che al popolo rossonero non accade da maggio 2011.