Milan, una sconfitta che ti fa più robusto. Niente drammi: oggi Pioli ha un solo cruccio

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giovedì 7 gennaio 2021, 14:01Primo Piano
di Salvatore Trovato

Guai ad abbattersi. Non ce n’è motivo. Certo, una vittoria avrebbe permesso al Milan di scavare un bel solco e allungare ulteriormente sulle inseguitrici (soprattutto dal quarto posto in giù), ma va bene, benissimo così. La squadra di Pioli non esce ridimensionata dalla partita con la Juve. Al contrario: il primo k.o. in campionato rafforza la convinzione di un gruppo giovane ma ambizioso, che anche ieri ha provato a essere più forte delle assenze, delle defezioni, della sfortuna.

COLPO SU COLPO - No, la consistenza della rosa, perlomeno stavolta, non c’entra. Perché Pioli non ha avuto la possibilità di pescare dal mazzo. Sette assenze avrebbero messo in crisi chiunque, anche Pirlo e la sua Juve, anche Conte e la sua Inter. Ma il Milan no. È andato al tappeto, questo è vero, ma solo all’ultima ripresa e dopo aver riempito di colpi l’avversario, bravo e fortunato a restare in piedi prima di piazzare l’affondo decisivo. Ma è stato il fiatone a fregare i rossoneri, non certo il decantato Pirlo e le sue mosse a gara in corso (scontate, tra l’altro).

POCHE SOLUZIONI - Insomma, Pioli ha una sola preoccupazione in questo preciso momento: le poche soluzioni attualmente a disposizione. Ma l’aiuto dovrà arrivare - si spera! - dalla sorte più che dal mercato. Perché è irrealistico pensare di poter sostituire ogni elemento che si ferma - per infortunio, Covid o squalifica - con uno nuovo di zecca. Non è così che funziona il calcio. Il Milan ha superato brillantemente più di una prova nel corso della stagione e il tempo degli esami è finito da un pezzo. Ora è cominciato quello delle conferme... emergenza e sfiga permettendo.