Paquetà non convocato per Dublino: Pioli lo mette davanti ad un bivio

Paquetà non convocato per Dublino: Pioli lo mette davanti ad un bivioMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 16 settembre 2020, 16:11Primo Piano
di Pietro Mazzara

Avere del talento e non sfruttarlo a pieno. È questa la sensazione che si ha, da tempo, di Lucas Paquetà. Un giocatore con una tecnica importante, ma che non riesce ad esprimersi al meglio. Quasi che quanto fatto vedere all’inizio della sua avventura milanista, sotto la gestione di Rino Gattuso, sia stato un lampo, un fuoco di paglia. Da lì in avanti, il brasiliano ha avuto un declino nelle prestazioni, ha perso il posto, ha chiesto di andare via senza però trovare una squadra disposta a pagare le cifre chieste dal Milan e si è immalinconito. La scelta di Stefano Pioli di non farlo salire sul charter che porterà la squadra a Dublino per la sfida di domani con lo Shamrock Rovers è puramente tecnica, ma non estemporanea. Anche durante le amichevoli giocate contro Novara, Monza, Vicenza e Brescia, Paquetà non ha brillato a livello corale. I due highlights sono stati i gol con i piemontesi e l’assist (deviato in maniera decisiva da un difensore) per il gol di Daniel Maldini contro il Monza. Stop. E anche in allenamento, la sua malinconia ha preso il sopravvento tanto da portare Pioli alla scelta di lasciarlo a casa prima dell’inizio delle gare ufficiali.

AL BIVIO – La decisione di Pioli è un segnale evidente al giocatore: o cambi registro o rischi di star fuori. E il fatto che in campionato ci siano le panchine lunghe rispetto a quanto previsto dall’Europa non mitiga la situazione. Anzi. Per Paquetà, stare in panchina a guardare gli altri giocare, potrebbe essere molto più doloroso che farlo davanti alla televisione. Ecco perché serve un click, un nuovo registro da parte sua che domani si allenerà a Milanello insieme agli altri non convocati per la partita in Irlanda. Il bivio è ormai arrivato e lo ha fatto a mercato aperto. Lo scorso anno Lucas arrivò a chiedere di non essere convocato prima della sfida con il Brescia in quanto “non sereno”. C’era la Fiorentina che lo voleva, ma non si trovò la quadra. Oggi è il Lione ad essere interessato, ma questa non convocazione non è un bel segnale anche per i potenziali acquirenti.

ATTESA -  Adesso non rimane che attendere e vedere se il ragazzo avrà raccolto il messaggio o se, invece, sarà la pazienza di Pioli ad essere finita nei suoi confronti. Anche perché il resto dei compagni galoppa forte, Ibrahimovic in primis, e quando saranno a disposizione sia Rebic sia Leao e con un Diaz scalpitante gli spazi per lui rischiano di essere davvero ristretti. Per non dire finiti.