Paquetà si erge a leader e tesse nette lodi a Pioli: ora servirà maggior contuinità sul campo

Paquetà si erge a leader e tesse nette lodi a Pioli: ora servirà maggior contuinità sul campoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 1 novembre 2019, 18:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Non ha usato mezzi termini Lucas Paquetà, evidentemente poco felice della gestione Giampaolo. Il brasiliano ha parlato di giocatori fuori ruolo e di "prigioni" tattiche, non proprio consone al suo modus operandi calcistico. Tutt'altro avviso, invece, su Stefano Pioli, tecnico con cui il brasiliano sta giocando sempre. "L'allenatore di prima era più tattico. - Ha dichiarato il classe '97 a Sportmediaset - Ero più imprigionato, dovevo stare un po' più indietro e limitato nei movimenti. Con Pioli mi sento meglio. Sono sempre stato un giocatore a cui piace toccare la palla e aggredire, e ora ho questa libertà di inserirmi e stare più vicino alla porta che prima non avevo. Mi sento molto più a mio agio e sento la fiducia del mister che mi consente di rischiare qualche giocata in più per poter vincere la partita".

LEADER - Evidentemente è mancato il giusto feeling tra l'ex Flamengo e l'allenatore abruzzese, il quale lo aveva definito "troppo brasiliano": una frase mal interpretata, anche se evitabile, che ha generato misunderstanding e polemiche. Pioli, al contrario di Giampaolo, ha schierato sempre Paquetà dall'inizio, conscio del valore del verdeoro, anche se consapevole che il giocatore possa e debba fare meglio. Il calciatore, evidentemente responsabilizzato, ha svelato di aver preso per mano la squadra nel prepartita, sottolineando che la scossa deve arrivare anche dagli stessi giocatori: "Sono stato io prima della partita a raggruppare tutti e a dire di restare concentrati, - Ha proseguito a Sportmediaset - perché l'allenatore può dire quello che vuole, i tifosi pure, ma poi scendiamo noi in campo e dobbiamo stare uniti oltre al risultato. Dobbiamo avere fiducia nei concetti dell'allenatore per poter esprimere il calcio migliore".

ALLA RICERCA DELLA CONTINUITA' - Con la SPAL, pur senza incantare, il numero 39 ha disputato una buona partita, andando anche vicino al gol. La strada per diventare il giocatore che tanti si attendono è ancora lunga e tortuosa, ma se non si accontenterà i tempi si accorceranno. Le sue dichiarazioni "forti" hanno certamente stupito visto il momento assai negativo che sta attraversando la squadra: la maturazione, oltre che in campo, deve crescere in senso assoluto. Domenica sera, contro la Lazio, ci si aspetta che il ragazzo possa disputare una prova soddisfacente dando seguito a quanto mostrato in campo e dichiarato alle televisioni.