Re Ibra è tornato: un tempo per riprendersi il Milan e dimostrare tutta la sua importanza
È tornato, Zlatan Ibrahimovic. E questo fa tutta la differenza del mondo. Perché se è vero che Ibra non è più il giocatore tonico e reattivo di qualche anno fa, è altrettanto vero che lo svedese sa ancora trattare il pallone come pochi. Gli dà del tu, spreca il minimo e rende al massimo. Anche a mezzo servizio e con un’autonomia di quarantacinque minuti circa.
IMPECCABILE - La partita di Ibrahimovic all’Olimpico - così come da accordo preso preventivamente con Pioli - è durata solo un tempo. Ma Zlatan se l’è fatto bastare. E con lui il Milan, che nel giro di mezzora, minuto più minuto meno, aveva già sbrigato la pratica Lazio grazie anche al gol e alle intuizioni del campione rossonero, implacabile e fortunato dagli undici metri, una spanna sopra gli altri per tutto il resto. Mai una giocata banale, una corsa a vuoto, un pallone sciupato. No! Dopo un quarto d’ora scarso di rodaggio, Ibra ha preso per mano la squadra conducendola alla vittoria. Anche dalla panchina...
LEADERSHIP - Già, perché Ibrahimovic non si è limitato e guidare i suoi dal campo, ma lo ha fatto anche dopo la sostituzione, stimolando, applaudendo e - perché no! - anche rimproverando i compagni. Insomma, il vero Zlatan, che Pioli ha pensato bene di lanciare subito nella mischia per provare a chiudere i conti già nella prima frazione di gara. E così è stato. Bravo il mister, bravo Ibra, bravi tutti. Con il Re sul rettangolo la musica è ben diversa.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati