Real Madrid-Milan da 0-2 a 3-2, ma il 4-3-3 e il 4-2-3-1 danno già buone indicazioni. Ok Loftus-Cheek e Pulisic

Real Madrid-Milan da 0-2 a 3-2, ma il 4-3-3 e il 4-2-3-1 danno già buone indicazioni. Ok Loftus-Cheek e PulisicMilanNews.it
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lunedì 24 luglio 2023, 06:30Primo Piano
di Antonello Gioia

Termina con una sconfitta, ma con una serie di buone indicazioni, la prima amichevole del Milan nella tournée americana. Davanti ai 100mila di Pasadena, teatro nel '94 dei rigori sbagliati da Baggio e da Baresi, i rossoneri perdono 3-2 contro il Real Madrid, facendosi rimontare dalla squadra di Ancelotti l'iniziale vantaggio di due gol firmato da Tomori e da Romero con le reti di Valverde (con papera di Sportiello), ancora Valverde (su errore in fase di impostazione di Tomori) e di Vinicius in contropiede all'84. Da 0-2 a 3-2 un Real Madrid-Milan: non è la prima volta, anche se questa volta il risultato è diverso...

Il modulo
Le discussioni sul risultato si fermano a questa cronaca, anche perché in un'amichevole questo conta relativamente (Lunin, tra l'altro, è miracoloso nel finale su Giroud e Reijnders, poteva finire diversamente), certamente molto meno di altre indicazioni che Pioli ha potuto trarre da questo match. Il nuovo 4-3-3, innanzitutto, è un modulo che ha già qualche meccanismo molto positivo: i terzini, le mezzali e gli esterni formano continuamente triangoli che hanno messo in difficoltà, soprattutto nel primo tempo, i quotati avversari spagnoli, perché movimenti e scambi veloci del pallone portano a isolare i rossoneri nell'uno contro uno; ed ecco qui servita la buonissima ora di gioco di Pulisic (suo l'assist da corner per il gol di Tomori) e di Loftus-Cheek, molto propositivo in progressione e con tanta voglia di incidere fisicamente sul match.
In fase difensiva, il Milan passa al 4-2-3-1, con Loftus-Cheek o Pobega che, a seconda delle circostante, pressano i primi portatori avversari, permettendo ai compagni di sistemarsi in campo senza proporre un pressing molto offensivo, ma presentando una squadra compatta, attenta e pronta a ripartire con le tante frecce - e se ne aggiungeranno presto altre - di cui l'arco di Pioli dispone.
C'è, chiaramente, ancora da lavorare, ma qualcosa di positivo - e di nuovo - già si vede e non si può nascondere che piaccia agli occhi di chi guarda. Per quasi un'ora, il Milan ha mostrato tutte queste note positive, calando poi vistosamente al cospetto di un Real che comincerà il campionato 9 giorni prima dei rossoneri.

I singoli
Oltre ai già citati Pulisic e Loftus-Cheek, Pioli può essere contento della prova di Luka Romero, autore del bellissimo gol del momentaneo 0-2, e di Jan-Carlo Simic, difensore classe 2005 lanciato titolare al posto del partente Gabbia: il ragazzo ex Primavera ha mostrato coraggio e personalità. Incolore la mezzora di Messias, con un po' troppe scelte sbagliate in fatto di qualità, poi uscito per un problema muscolare da verificare. Negli ultimi venti minuti c'è stato spazio anche per i big tornati dalle vacanze, con un Leao già in ottimo spolvero, e per l'esordio in rossonero di Reijnders, il quale ha fatto intravedere le sue doti di inserimento continuo alle spalle dei difensori partendo dalla mediana. Come scritto prima, c'è, chiaramente, ancora da lavorare (in attesa che i big trovino la condizione i nuovi, Okafor e, molto probabilmente, Chukwueze si uniscano al gruppo), ma qualcosa di positivo - e di nuovo - già si vede e non si può nascondere che piaccia agli occhi di chi guarda.