Rebic non basta: nel Milan che segna poco servono (subito) i gol dei trequartisti
Cercasi gol disperatamente. Rebic - da gennaio in poi - ha dato il suo onesto contributo, così come hanno fatto Ibrahimovic e Theo Hernandez. Gli altri, invece, nonostante le doti tecniche, hanno lasciato parecchio a desiderare sotto-porta. A cominciare da Rafael Leao, l’unico centravanti di ruolo presente in rosa oltre a Zlatan. Ma è soprattutto dai trequartisti, come sottolinea Tuttosport, che Pioli si aspetta il botto in questo rush finale della stagione.
POCHI GOL - Nel 4-2-3-1, infatti, gli uomini “tra le linee” che ruotano alle spalle della prima punta giocano un ruolo fondamentale. Il problema, però, è che - Rebic a parte - i rossoneri hanno stentato parecchio in zona-gol. Ed ora che il croato sta agendo da attaccante centrale, in attesa del ritorno di Ibrahimovic, i limiti realizzativi dei trequartisti di Pioli sono emersi ancor di più. Dietro Rebic c’è un vuoto preoccupante sotto l’aspetto realizzativo. Calhanoglu è fermo al gol segnato contro il Verona, mentre mancano all’appello i sigilli di Bonaventura (due gol in campionato, ma da mezzala), Castillejo e Paquetà.
SPERENZA - Pioli, dunque, si augura che i suoi trequartisti possano iniziare a trovare con costanza la via della porta avversaria. Anche perché le qualità balistiche di certo non mancano né a Jack né tantomeno a Calhanoglu e Castillejo. I tre, a meno di ripensamenti, dovrebbero partire dal primo minuto contro il Lecce a sostegno di Rebic, il quale deve farsi perdonare l’ingenua espulsione rimediata in Coppa Italia.
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