Rebic: "Un onore essere qui. Sento molta responsabilità, voglio dimostrare di meritarmi il Milan"

Rebic: "Un onore essere qui. Sento molta responsabilità, voglio dimostrare di meritarmi il Milan"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 24 settembre 2019, 11:47Primo Piano
di Salvatore Trovato

In attesa di giocare con maggiore continuità, l’attaccante rossonero, Ante Rebic, ha parlato ai canali social del Milan. Ecco le sue dichiarazioni.

Sui suoi inizi da calciatore: "Ho iniziato a giocare a calcio a 7 anni, nel Vinjani, il mio primo club. Come ogni altro ragazzino, ho sempre voluto giocare a calcio. Quando ero in prima elementare, il mio migliore amico, Ivan, mi ha invitato ad andare a giocare con lui nel Vinjani. Io ho accettato e sono andato al mio primo allenamento ed è stata un’esperienza bellissima. Ricordo quel primo allenamento, abbiamo fatto un po’ di riscaldamento e poi abbiamo giocato diverse partitelle 11 contro 11, o addirittura 15 contro 15 perché eravamo davvero in tanti".

Sul suo ruolo: "Da ragazzino ero un centrocampista, numero 6 o 8. Poi a 17 anni, quando giocavo nell’RNK Spalato, il mio allenatore di allora, Ivan Matic, mi schierò ala sinistra ed è così che adesso gioco in quella posizione. Già all’età di 7 anni avevo capito di voler diventare un calciatore professionista. Se non avessi giocato a calcio avrei fatto il poliziotto".

Su quanto è cambiato: "Sono cambiato molto con il mio arrivo all’Eintracht Francoforte, grazie a una delle persone più importanti della mia vita calcistica, Niko Kovac, il mio ex allenatore. Io e lui abbiamo sempre parlato molto, mi è stato d’aiuto anche nella mia vita privata, sul campo, per la mia carriera... Dopo i Mondiali sono cambiate molte cose, perché adesso tutti sanno di cosa è capace la Croazia e la gente mi ferma per strada e mi riconosce".

Sul suo trasferimento al Milan: "Non appena ho saputo dell’interesse del Milan ho chiamato subito mio padre e lui mi ha detto di accettare, ovviamente. Mi ha detto che il Milan è uno dei migliori club in Italia e che avrei dovuto accettare, assolutamente. Io sono molto felice e orgoglioso di essere qui. Ho parlato con Boban, che mi ha spiegato cosa il club si aspetta da me. È un onore, ma sento anche molte responsabilità, e questo vale per tutti i giocatori del Milan".

Sulla scelta del numero diciotto: "All’Eintracht avevo il 4 e lo avrei scelto anche al Milan, ma era già stato preso, quindi ho scelto il 18 che mi ha portato fortuna negli scorsi Mondiali con la nazionale croata. Adesso sono il 18 del Milan e della Croazia".

Su cosa vuoi dimostrare al Milan: "Voglio dimostrare a tutti di essere migliorato molto dall’ultima esperienza in Serie A e che merito di essere qui e di poter rappresentare il Milan".