Tanti errori, pochi gol: Milan, il vero problema è in attacco. Senza Ibra manca concretezza sotto porta
Leao ha deluso ancora, Rebic stavolta si è perso nelle sue giocate, Mandzukic non è riuscito a incidere. Ancora una volta, prodezza di Calhanoglu a parte, il Milan ha faticato tanto - troppo! - sotto porta. E nell’ultimo passaggio, ovviamente. Contro il Sassuolo sono emersi nuovamente tutti i limiti di un reparto offensivo che, numeri alla mano, non sembra avere il gol nelle sue corde.
L’ATTACCO STENTA - Anche ieri la squadra ha commesso almeno un paio di leggerezze gravi in difesa, e a centrocampo non ha certo brillato per solidità ed equilibrio. Ma il vero problema di questo Milan è l’attacco. Senza Ibra - e con Mandzukic non ancora al top della forma - i rossoneri faticano a essere concreti in zona-gol. Forse è la “cattiveria” che manca, oltre a quel pizzico di qualità in più che fa sempre la differenza.
AGGRAPPATI A IBRA - Con queste premesse diventa praticamente impossibile anche solo pensare di poter vincere la corsa Champions. Anche perché i muscoli continuano a tradire Ibrahimovic (Zlatan è in dubbio con la Lazio) e le alternative al campione svedese, come detto, non sono il massimo della vita. La situazione è tutt’altro che confortante: adesso non si può più sbagliare.
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