Tare non perde tempo. Dal tecnico al futuro di Reijnders, il Milan accelera

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di Lorenzo De Angelis

Neanche il tempo di essere ufficializzato che Igli Tare si è subito messo al lavoro per programmare la prossima stagione del Milan, anche perché non c'è altro tempo da perdere. Il neo direttore sportivo rossonero ha ben presenti quali sono le priorità e intende affrontarle sin da subito forte anche del progetto a lungo termine che gli è stato affidato. 

Dopo la firma sul contratto l'albanese sbarcherà a Milano tra lunedì e martedì e sarà subito operativo, con i primi giorni, riporta La Gazzetta dello Sport, che lo vedranno impegnato i riunioni su riunioni in via Aldo Rossi con l'amministratore delegato Giorgio Furlani e gli altri dirigenti, Ibrahimovic su tutti, che fanno parte del gruppo di lavoro rossonero. 

QUESTIONE ALLENATORE - Senza ombra di dubbio il primo rebus da risolvere è quello relativo all'allenatore, dato che Sergio Conceiçao non sederà più sulla panchina del Milan a partire dalla prossima stagione. In concomitanza con il suo approdo a Milano, Igli Tare capirà di più il da farsi dato che Vincenzo Italiano dovrebbe intorno ai quei giorni comunicare la propria decisione al Bologna in merito al suo rinnovo e permanenza. Se l'esito dovesse essere positivo, il neo direttore sportivo rossonero si focalizzerà su altri profili come Allegri (su tutti), Thiago Motta, De Zerbi e Xavi, ma se questo dovesse favorire il Milan, ecco che le probabilità di vedere Vincenzo Italiano sulla panchina del Diavolo aumenterebbero. 

TIJJANI REIJNDERS - Adesso il modello di riferimento deve essere il Napoli. Dopo un 10 posto il club di De Laurentiis è arrivato a vincere uno scudetto non una squadra non rivoluzionata ed una garanzia come Antonio Conte in panchina. Questo per dire che un calciatore come Tijjani Reijnders non deve mai andare via dal Milan, e da Milano, se l'intenzione del club rossonero è quella di tornare ad essere competitivo. Lato calciatore non sembrerebbe esserci neanche tutta questa voglia di andare via, ma difronte alle cifre monstre che starebbe per presentare il Manchester City essere indifferenti è impossibile, soprattutto dopo il segno rosso che è stato per la prima volta registrato a bilancio dopo due anni (e che si stima possa aumentare  l'anno prossimo).