Tuttosport - Colombo a scuola da Ibra: "Mi chiamava Hulk: ho imparato la cura dei dettagli"
Lorenzo Colombo, attaccante brianzolo classe 2002 in forza al Lecce ma in prestito dal Milan, è uno dei giocatori di maggior talento e prospettiva del calcio italiano e lo sta dimostrando alla sua prima vera stagione in Serie A con la maglia dei pugliesi. Negli ultimi anni il club rossonero lo ha girato in prestito in B prima di fargli fare in questa stagione il grande salto. Questa mattina, in un'intervista a Tuttosport, Colombo si è raccontato dagli inizi al rapporto con Ibra, fino alla sua prima parte di stagione con il Lecce.
Vietato arrendersi
La storia di Lorenzo Colombo è un po' come quella di tanti bambini: è stato selezionato da giovanissimo per entrare nei Pulcini del Milan e da lì ha compiuto tutta la trafila del settore giovanile rossonero fino ad arrivare alla prima squadra. Un percorso che però non è stato libero da difficoltà, anche gravi: "Una frattura da stress al quinto metatarso del piede destro mi ha obbligato prima a un intervento chirurgico, poi alla rinuncia ai Mondiali under 17 e a tre mesi di stop. Potevo abbattermi, invece mi ha aiutato a essere più forte mentalmente. Al mio ritorno realizzai qualcosa come 7 reti in 5 partite". Tutto sacrificio che è stato ripagato. Sì perchè nel 2020 Lorenzo Colombo, a soli 18 anni, esordisce da titolare con la prima squadra rossonera dopo qualche comparsata nella stagione precedente. Era lo spareggio Europa League contro il Bodo-Glimt, in un San Siro vuoto causa pandemia: "Realizzai il mio primo gol con la maglia rossonera: fu un sogno diventato realtà. Fui schierato titolare per una serie di circostanze: la positività di Ibrahimovic e la squalifica di Rebic". Solo l'inizio dell'avventura tra i professionisti.
La mano di Zlatan
Nel periodo in cui Colombo è stato aggregato alla prima squadra, impossibile per un giocatore giovane come lui - per di più attaccante - non rimanere calamitato dalla personalità di Zlatan Ibrahimovic che, ovviamente, ha lasciato un seme nella vita di Lorenzo. Queste le parole del classe 2002: "Esperienza importante e fondamentale. Viverlo quotidianamente mi ha permesso di conoscerlo molto bene. Un uomo simpaticissimo, ma al tempo stesso riesce a tenere alto il livello di attenzione e qualità nello spogliatoio. Da lui ho imparato la cura nei dettagli: allenamento, alimentazione e mentalità. Mi ha fatto capire che ogni giorno è importante per noi calciatori, perchè ogni giorno è decisivo per la nostra crescita in campo e fuori". Poi racconta anche una simpatica curiosità: "Ibra mi ha dato anche un soprannome. Mi chiamava Hulk". Adesso Colombo gioca al Lecce che, come riportato da MilanNews.it (QUI) qualche giorno fa potrà esercitare un diritto di riscatto su cui il Milan avrà poi quello del controriscatto, e si gode una buona prima parte di stagione: "Mister Baroni mi sta dando tantissimo. Mi parla sempre e mi fa capire cosa migliorare. So che tutto quello che fa e dice è per il mio bene e dei miei compagni". L'anno prossimo non è ancora possibile se sarà a Lecce o a Milano ma Colombo, in ogni caso, non è uno che si tira indietro.
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