Un'ufficialità attesa tre mesi, ora il campo. Paquetà, tra aspettative, prudenza ed una catena sinistra da riconsolidare

Lucas Paquetà, come volevano le attese, è diventato un giocatore rossonero all'apertura del calciomercato invernale. Il brasiliano, acquistato ad ottobre dal Flamengo con un blitz di Leonardo, ha mosso i primi passi a Milanello a dicembre, prendendo confidenza con le strutture del centro sportivo di Carnago e svolgendo i primi (sorprendenti) test. Non è comune che un calciatore proveniente dal Sudamerica abbia una struttura fisica così incoraggiante, il che potrebbe sicuramente velocizzarne l'inserimento.
PRUDENZA - Non bisogna aspettarsi che Paquetà diventi il "nuovo Kakà" alla prima partita e nemmeno che possa vestire subito i panni del titolare fisso. Le premesse sono positive ed ottimistiche ma creare troppe attese potrebbe essere deleterio per un ragazzo di appena ventuno anni, alla sua prima esperienza col calcio europeo. Gattuso, che ha già avuto modo di osservarlo a Milanello, lo svezzerà con attenzione e, conoscendo il modus operandi del tecnico rossonero, è inverosimile che venga buttato immediatamente nella mischia. Basti pensare a Caldara: l'ex Atalanta poteva contare su un certo bagaglio in Serie A, ma l'allenatore calabrese voleva che conoscesse alla perfezione tutti i meccanismi della retroguardia rossonera prima di farlo giocare dall'inizio.
BALLOTTAGGIO O ASSOCIAZIONE? - In questi giorni si sta discutendo sul ruolo che potrebbe avere Paquetà all'interno del Milan. La sensazione è che il brasiliano possa prendere lo slot attualmente occupato da Calhanoglu, ovvero la mezz'ala sinistra. Allo stesso tempo, considerando la grande stima che Gattuso ripone nel calciatore turco, è altamente improbabile che se ne privi con troppa facilità. E' verosimile dunque assistere ad un costante ballottaggio tra Paquetà e Calhanoglu nei prossimi mesi? La soluzione che metterebbe d'accordo tutti, tranne Castillejo, sarebbe il ritorno dell'ex Bayer Leverkusen nel ruolo di esterno offensivo, sebbene sia chiara la volontà in casa rossonera di provare a sfruttare il classe '94 da una posizione più arretrata. Bisogna però ricordare il livello delle prestazioni di Bonaventura e Calhanoglu nella prima parte del 2018, quando entrambi si trovavano al massimo della forma. La corsia mancina del Milan era un fattore incredibile, un fattore che potrebbe tornare in voga qualora Paquetà si inserisse rapidamente e il numero 10 tornasse finalmente ai suoi livelli.
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