Una classe promettente agli ordini del prof Leo: dopo Maldini, Casa Milan aspetta Kakà

Leonardo ha aperto al ritorno di Ricardo Kakà al Milan. Una notizia che il direttore tecnico rossonero, forse, si è fatto scappare in conferenza e che non ha potuto frenare una volta che la conferma era uscita dalla sua bocca. Leo, da grande mastro oratore, si è poi salvato in calcio d’angolo ridimensionando la questione, ma ormai il patatrac era fatto. Non che ci sia niente di male, anzi, ma il possibile ritorno dell’ex numero 22 al Milan è un’altra spallata alla credibilità della precedente gestione, che aveva provato invano a coinvolgere Kakà a cavallo di Natale, ma poi non se ne seppe più niente.

DEJA-VU -  Da quello che si è capito, Kakà farà un periodo di apprendistato nell’area dirigenziale rossonera al fianco di Leonardo e avrà come compagno di banco Paolo Maldini. Una classe non male, che profuma di quel Milan che Elliott vuole riportare in alto. Ma rimanendo focalizzati su Kakà, la sensazione è che per lui si possa profilare un percorso molto simile a quello che ha vissuto Leonardo al fianco di Adriano Galliani. Negli anni, Leo è stato l’unico delfino che l’ex ad ha coltivato al suo fianco prima di metterlo in panchina nell’estate del 2009 dopo l’addio a Carlo Ancelotti. Per Ricky la situazione sembra essere molto simile: apprendistato accanto al maestro-mentore per poi, un domani, camminare con le proprie gambe sia dentro sia fuori dal Milan.

UN ALTRO CERCHIO -  Adesso non rimane che aspettare. Dopo il boom per il ritorno di Maldini, i tifosi sperano che anche uno dei volti più amati della storia recente milanista possa tornare a casa. Kakà, in questi anni, ha intrapreso anche un percorso di studi ad Harvard in economia e business e questo suo background, oltre ad un forte impatto a livello internazionale, gli danno delle basi solide per potersi creare una brillante carriera dirigenziale. È solo questione di tempo.