Che bel Milan il “mio” vero Milan ammirato nel derby. Autorevole, forte, determinato. Sono felice, ma quel rigore...

Sto scrivendo queste righe da San Siro. Quando sono entrato qui, verso le 19:30, ero molto preoccupato. Temevo di aver smarrito il “mio" Milan. La squadra divertente, spettacolare, propositiva, ma soprattutto autorevole e determinata. La prestazione contro l’Udinese, ancor piu’ di quella di Salerno, mi aveva frustrato. Invece, quattro ore dopo, mi sono rasserenato. Dal primo al minuto novantaquattro ho visto un Milan padrone del campo sul piano del gioco, anche se coltivo molti rimpianti per le potenziali occasioni da gol non sfruttate da attaccanti e centrocampisti. L’azione di Theo Hernandez, fra i migliori, e’ stato uno spettacolo di potenza, fisicità e corsa. Con quei muscoli da scultura ellenica, lucidi e temprati, come un eroe scolpito da Prassitele o Policleto. Peccato che il tiro sia stato uno sfregio a questo capolavoro.
Lascio a Pietro Mazzara la solita attenta disamina sui singoli, ma la notte di San Siro ci ha restituito un leggendario “Sceicco Bianco”. Ismael Bennacer ha giocato una partita sontuosa sul piano della qualità e della quantità, ben affiancato da Frank Kessie con la fascia di capitano. A dimostrazione che al Milan hanno piena fiducia sulle capacità dell’ivoriano di dare tutto per la causa rossonera fino all’ultimo minuto della sua avventura milanista. Unica nota negativa e’ l’infortunio di Romagnoli, ma “Grifondoro” Kalulu ha mostrato la sua solita, splendida personalità annullando le velleità offensive nerazzurre, grazie anche a un Tomori devastante.
Peccato, ripeto, gli errori anche tecnici negli ultimi sedici metri. Peccato anche un netto rigore non fischiato per l’abbraccio a Giroud di Skriniar, degno di un orsetto panda al suo albero preferito. Tutto dunque è rimandato alla partita di ritorno, dove il Milan parte con il leggero vantaggio del gol in trasferta che vale ancora doppio. Ora massima concentrazione sul campionato. Partirò per Napoli molto rinfrancato dopo il pur stretto pareggio di San Siro. I Ragazzi ci sono e ci saranno. Vicino al rientro anche Zlatan Ibrahimovic, il capo carismatico di questo gruppo. Ancora una volta i rossoneri di Stefano Pioli sono riusciti a riemergere dopo un momento complicato. Per questo li amiamo: perché sono infiniti, perché sono indomabili, perché sono il Milan!!

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