Ciapanoglu. Un grande sostituto per Stefano Pioli. Kessie, l'anima.

Ciapanoglu. Un grande sostituto per Stefano Pioli. Kessie, l'anima.MilanNews.it
sabato 26 giugno 2021, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Dentro ai trenta denari in più c'era anche il saluto freddo e concordato al passato, mi raccomando noi siamo la creme non facciamo saluti troppo caldi a quelli li. E per trenta denari ha fatto sì con il testone e acceso il sorriso da cartone animato, sì sì va bene tranquilli. Grazie di tutto a chi? Cosa? Nessun problema, dieci anni fa i tifosi Milanisti si occuparono di un Giuda, la prossima volta si occuperanno di un altro giuda. Sai, quelli da cui sei andato hanno detto e ridetto per anni che sei una pippa, un giocatore mediocre, uno emotivo che si sarebbe impaurito se avesse giocatl negli stadi pieni. E solo perché ti hanno detto, ripeto ti hanno detto, che ti davano più soldi rispetto ai nostri, hai fatto il sorrisetto e hai firmato. Sai, ti chiamavano Ciapanoglu quelli da cui sei andato. Ciapa no a Milano significa che non la prendi mai. Augurati che non sia vero, per la busta paga a cui tieni tanto naturalmente.

Vi sembrano parole dure? Forse, nel caso mi scuso. Ma vengono dal cuore di uno dei pochi pirla fra i Milanisti che lo hanno sempre difeso, tutelato, protetto e incoraggiato. Per essere poi ripagato in questo modo. Perché è il modo che conta, più che la sostanza. Veniamo a Noi. La sostanza, appunto. Penso a Stefano Pioli, anima bella di quelle vere, di quelle che ci si porta dietro per tutta una vita come esempio e come punto di riferimento. Il Mister si innamora dei suoi giocatori e per questo i giocatori danno tutto per lui. Giocatori più forti di Hakan ce ne sono ovviamente, ma se parliamo di giocatori ugualmente funzionali al suo gioco il cerchio si restringe un po'. Ed è tutta qui la posta in palio. Bisogna sostituirlo con un giocatore forte e funzionale. Fiducia, lo faremo.

A proposito di Pioli, c'è una foto stupenda sui muri di Milanello. Il sorriso e la luce negli occhi di Pioli e Kessie, vicini vicini, subito dopo il 3-2 alla Lazio. È dentro quella foro che c'è il Milan di oggi. L'anima di Franck, lo spirito del Mister. Quella foto mi auguro nella carne resti affissa a Milanello anche fra un anno di questi tempi. La proprietà del Milan fa quello in cui crede. La propria del Milan è quella che ha salvato il club nell'estate 2018,  quando ricevevamo telefonate da Roma del tipo "ragazzi gira voce che una grande squadra non abbia i requisiti per iscriversi al campionato, ne sapete niente"? Nell'attesa che la prossima volta che il buon Max Mirabelli si occupi di una società non la lasci nelle stesse condizioni, restiamo sulla nostra di proprietà. Rispetto alla quale ci auguriamo questa volta che ascolti il plebiscito che viene dal cuore, il battito dell'anima, e che Franck resti con Noi negli anni a venire. Certo, nell'estate 2017 questi ragazzi non sono arrivati accolti da un grande oroglio d'appartenenza. Nel 2017 contava solo denigrare Galliani, juventinizzare il Milan alla scrivania e alla fascia di capitano e interistizzarlo sul campo (perché non l'ho detto prima? Tranquilli sono orgoglioso del mio 2006 e arrossisco per il mio 2017, basta il mio di disagio). Ma ora che stiamo tornando il Milan, Franck deve restare. E visto che lui ama il Milan molto più di quando è arrivato, le condizioni di fondo ci sono tutte. Che tre anni dopo averne salvato il titolo sportivo, la proprietà trovi la strada per preservarne un pezzo d'anima del nostro caro, vecchio, Milan.