È già tempo di sbaraccare?

È già tempo di sbaraccare?MilanNews.it
venerdì 24 novembre 2023, 12:58Editoriale
di Luca Serafini

Cominciano a trapelare voci di mercato per gennaio. Sappiamo tutti bene, anche a Casa Milan ed è la cosa che conta di più, che il vice Giroud e il vice Theo sono priorità da tempo. E va bene. Ora si aggiunge quella di un centrale difensivo, perché 5 (e ne giocano solo 2…) non bastano più, forse anche quella di un altro centrocampista. E va bene. L’estate scorsa sono arrivati 10 nuovi giocatori: credo che il problema più grande, prima ancora di acquistarli, sia di mantenerli sani una volta che sbarcano in rossonero. 

Sul tema infortuni non mi pronuncio più, avendo esaurito gli argomenti. Cause, concause, soluzioni (speriamo) sono finalmente al vaglio dei vertici e dello staff perché si è toccato un fondo oltre il quale resta solo l’abisso. Arrivano impegni vitali per restare agganciati alla locomotiva del campionato e il prosieguo del cammino in Champions, ma purtroppo ancora una volta invece di andare al concerto dei Maneskin a San Siro si esibirà un’altra band, volenterosa ma raffazzonata alla meno peggio perché the show must go in: il pubblico ci andrà lo stesso sia contro la Fiorentina che con il Borussia. Amore per la musica, amore dei colori, ormai abbonamenti e biglietti sono già stati comprati… E il cuore s’è dato da sempre. 

Ecco qual è il punto, prima ancora di sapere dello stop di Okafor e dell’ennesimo mistero (stavolta con le sembianze di Loftus Cheek): contrariamente a quanto accade qua e là, la gente di San Siro e il folto popolo di incrollabili ci crede fino in fondo, non molla mai e così vorrebbero che facesse la squadra. Quel richiamo sotto la Curva al fischio finale di Lecce (come era avvenuto a La Spezia nel campionato scorso) va oltre una richiesta di spiegazione, va oltre una protesta o casomai un incitamento. Piaccia o no, è la pretesa di condivisione di un obiettivo, è la manifestazione di uno sconcerto che deve appartenere allo spogliatoi esattamente come sugli spalti. Perché a leggere qua e là, a sentire e ad ascoltare, sembra quasi che sia già tempo di sbaraccare. Via l’allenatore, mercato a gennaio, flop di questo e quello, stagione compromessa e quindi fallimentare. Manca un mese a Natale…

Non mi rassegno adesso, non mi rassegno oggi, qui. Voglio ritrovare la squadra che ha vinto 7 partite su 8 nelle prime di campionato e che torni a giocare e vincere un derby da Milan. Voglio ritrovare la squadra che gioca 3 sontuose partite su 4 in Champions, che domina a Napoli e Lecce, seppellendo e dimenticando invece quella squadra che non fa nemmeno un gol a Newcastle e Dortmund e che si fa riprendere e bastonare a Napoli e Lecce. Infortuni o no, tocca a voi. Non si possono chiudere i battenti a novembre, non si devono buttare le chiavi a novembre, non ci si può e non ci si deve arrendere a novembre. Non è previsto dalla storia del club, non è previsto dall’amore dei tifosi.