I due peccati di Stefano Pioli. Scaroni e Maldini spieghino mercato e caso Maignan

I due peccati di Stefano Pioli. Scaroni e Maldini spieghino mercato e caso MaignanMilanNews.it
giovedì 9 febbraio 2023, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Nei giorni difficili è ingeneroso oltre che sbagliato lasciare solo e soltanto a Stefano Pioli, il tecnico il compito di parlare, spiegare (per quello che può dire prima di una partita) e soprattutto rispondere alle domande. Ci sarebbe bisogno anche di altri interventi. Paolo Maldini, ad esempio, dovrebbe motivare il contributo pari a zero del suo mercato estivo e spiegare per quale motivo è stato scelto a fine dicembre di soprassedere a tesserare un altro portiere di maggiore affidamento rispetto allo stesso Tatarusanu e al misterioso Vasquez. Così come Paolo Scaroni, il presidente, che si occupa solitamente del dossier stadio ma ha di recente offerto una data per rivedere in campo Maignan, dovrebbe spiegare perché mai il ritorno del portiere francese è rinviato di settimana in settimana. Di chi è la colpa di questo ennesimo ritardo? Sul web circolano voci fantasiose e offensive.

Ci sono anche altri quesiti ai quali sarebbe cosa buona e giusta rispondere. Per esempio in materia di rinnovi contrattuali. Tra qualche giorno sarà affrontato quello di Giroud che può interessare ma fino a un certo punto vista l’anagrafe del francese. Piuttosto visto che sul conto di Leao è stato “speso” un comunicato ufficiale (apprezzato perché è la prima volta che accade) per smentire la versione rosea dello “strappo” proveniente dal procuratore ombra del portoghese, e che è stato assicurato che il negoziato continua, sarebbe molto meglio farci sapere quell’appuntamento.

Vengo anche a Pioli, che è stato preso di mira in modo eccessivo e ingeneroso come spesso capita agli allenatori. Premessa: ho condiviso, in anticipo, la scelta di cambiare sistema di gioco visto che con quello più collaudato, c’erano imbarcate difensive da far perdere i sensi. Immaginavo però una recita più vicina al 3-5-2 di Simone Inzaghi o di Max Allegri. Invece è spuntato fuori un super-catenaccio indegno e senza senso con 5 a difendere più 4 (con Origi a fare da schermo a Calhanoglu) e uno solo, Giroud, in attacco, contro tre difensori interisti. Il piano partita è stato sbagliato. E che i calciatori -come ha detto Krunic a fine derby- lo abbiano approvato è la conferma che il black out è mentale oltre che fisico.

Pioli, per mio conto, ha due peccati: uno veniale e l’altro mortale. Quello mortale è legato alla preparazione di dicembre con un numero di infortuni incredibile. Calabria, dopo 3 mesi di inattività, costretto a giocare sempre perché senza ricambi, ha finito presto la benzina. I due francesi, al contrario di Lautaro tornato galvanizzato dal mondiale vinto, sono arrivati sotto choc per la finale persa. Ricordo che il trauma da finale persa colpì nel ’90 Gianluca Vialli il quale chiese e ottenne dalla Samp il permesso a prolungare le vacanze di un’altra settimana. Sempre sul tema molti giocatori del Milan (Gattuso in prima fila) dopo la sconfitta con il Liverpool a Istanbul 2005 volevano cambiare squadra! Il peccato veniale è quello di aver sempre approvato il mercato senza mai esternare una sola critica che andava invece segnalata quando Calhanoglu prima e poi Kessiè e Romagnoli non sono stati sostituiti.

C’è un solo argomento positivo in tutto questo 2023 nerissimo del Milan: i conti del club. Sai che soddisfazione, commentano i tifosi. Invece, come segnala De Laurentiis per il suo Napoli, questa condizione consente al Milan di non dover vendere giocatori per raddrizzare le cifre del bilancio! Ma aggiungo: continuare a comprare senza riuscire a vendere nemmeno una sedia di casa Milan, non sarà possibile!