Il caso Calha che non si ferma, il Milan su Szoboszlai (e vuole tenere Diaz). Ecco come Pioli guiderà da casa la squadra

Il caso Calha che non si ferma, il Milan su Szoboszlai (e vuole tenere Diaz). Ecco come Pioli guiderà da casa la squadraMilanNews.it
lunedì 16 novembre 2020, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Alcuni colleghi, tra siti e giornali, hanno raccontato quella che è la loro versione dei fatti sulla questione Hakan Calhanoglu, tratteggiando lo scenario attuale attorno al 10 milanista. Tutte informazioni corrette, come quelle che vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi anche noi su MilanNews.it, alle quali se ne aggiungono delle altre. Partiamo dal presupposto che a questa situazione non ci si doveva arrivare e che Gordon Stipic, agente di Calhanoglu, sta facendo il suo lavoro visto che qualora portasse via il giocatore a zero, vedrebbe ingrossare il suo conto in banca con le commissioni. Nessuno, fino al lockdown di marzo, si sarebbe mai immaginato un exploit da parte di Hakan a questi livelli tanto è vero che il Milan, nei mesi addietro, non si era fatto sentire con l’entourage del giocatore. Dopo il lockdown e con la detonazione delle prestazioni del Calha, sono stati avviati i contatti con proposte consone al reale valore del giocatore, ovvero un ingaggio da 3.5-4 milioni all’anno. Ma la richiesta di 7 milioni avanzata da Stipic ha sostanzialmente bloccato tutto, anche perché il procuratore stava già proponendo il 10 milanista a Manchester United, Inter e Juventus.

Perché Stipic arriva a chiedere quella somma? Perché vuole portare via Calha da Milanello, chiaramente. Ma anche perché il Milan, come raccontato poco sopra, non si era mai fatto vivo in maniera concreta con il giocatore per arrivare ad un rinnovo, rimandando la questione ma senza pensare di perderlo a zero. E ora la frittata sembra essere fatta. Hakan non è una bandiera del Milan e probabilmente non lo sarà mai. Se andrà via, si porterà dietro il carico di esperienza maturata in rossonero, dichiarerà riconoscenza al club ma poi andrà a fare il suo lavoro da un’altra parte. È così che funziona ed è anche per questo motivo che Maldini e Massara non stanno mollando la presa su Szoboszlai. Ma come, vi chiederete: il Milan che tira il prezzo sul rinnovo del turco ma prova a prendere l’ungherese? La risposta è sì, perché Dominik Szoboszlai rientra nel novero di quei profili per i quali la proprietà è intenzionata a investire moneta sonante per il cartellino. Arrivasse lui, di Calhanoglu non resterebbe che il ricordo. E se il turco fa le bizze o non rende, che Pioli lo mandi in panchina. Ha in Brahim Diaz una validissima alternativa, che ha voglia di far bene e, da quello che emerge, anche di rimanere al Milan.

Stefano Pioli non lascerà da soli i suoi ragazzi. L’allenatore del Milan, risultato positivo al Covid-19, seguirà gli allenamenti live da casa sua con il fido Murelli che guiderà in campo il lavoro quotidiano. Con ogni probabilità il mister non riuscirà ad esserci a Napoli, ma tutto dipende dai risultati dei tamponi che effettuerà costantemente per capire lo stato dell’arte della malattia. Il suo staff si è già attrezzato per non fargli perdere nemmeno un secondo di allenamento e ci sarà un contatto costante tra casa Pioli e Milanello. La squadra, che non ha preso bene la notizia, sarà ancora più carica per provare a vincere anche senza uno dei fautori di ciò che è oggi il Milan.