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Cuomo: "Classifica spero sia stimolo per la società per lottare con la stessa ambizione di Allegri. Sul rinnovo di Maignan..."

ESCLUSIVA MN - Cuomo: "Classifica spero sia stimolo per la società per lottare con la stessa ambizione di Allegri. Sul rinnovo di Maignan..."MilanNews.it
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di Antonello Gioia

Michael Cuomo, giornalista di TeleLombardia, ha rilasciato una intervista esclusiva a MilanNews.it.

Nel giorno di Natale si è tutti più buoni: è buono anche il tuo voto alla prima parte di stagione del Milan?

"Direi... Io ho vissuto la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana come esercitazioni e non come compiti in classe, quindi il voto di queste due competizioni non fa media. Capisco di poter sembrare un po' furbacchione nel dire ciò, ma le mie interviste passata possono testimoniare che io ho sempre detto che il Milan ha una competizione e che il giudizio sulla stagione del Milan dipenderà solo e soltanto dal campionato. Per me il Milan ha solo un elemento da secondo posto e non sono neanche i calciatori più forti a causa del contesto in cui si trovano, ma è l'allenatore. Molti dicono che se il Milan non avesse Allegri sarebbe da sesto-ottavo posto e io sono molto d'accordo. Il secondo posto non è un miracolo, ma una grande impresa e un bel biglietto da visita per il 2026. Ed è anche un messaggio per la società, affinché lotti per le stesse ambizioni di Allegri: fin qui, Allegri ha avuto un comportamento da secondo posto, sia nella testa dei calciatori sia nella gestione dello spogliatoio che nella gestione dei momenti, ma dall'altra parte, tutto ciò Allegri l'ha dovuto fare nonostante il mercato. Non grazie al mercato, ma nonostante. Mi auguro che, vedendo questo risultato, tutti a Casa Milan trovino la forza e le risorse per pensare a qualcosa di grande".

Quindi, molto è dipeso e dipenderà dal mercato...

"Sull'attacco il Milan è stato sia negligente e colpevole che sfortunato. Negligente e colpevole perché non ti puoi incartare su Boniface, dopo Harder, la telenovela Vlahovic e dopo le parole di Tare a Lecce sul presunto scambio con la Roma con Dovbyk, e non ti puoi pensare di salvare all'ultimo prendendo Nkunku a quelle cifre e con quelle caratteristiche; perché attenzione: quando arriva Nkunku, la prima perplessità la muove Allegri a Lecce dicendo 'Vedremo come farlo giocare'. L'attaccante è di fondamentale importanza: sono gli attaccanti che fanno vincere gli Scudetti. Servirebbe il binomio allenatore bravo-attaccante che segna. E poi è stato sfortunato perché l'attacco titolare Leao-Pulisic il Milan non l'ha mai avuto. Però la sfortuna si combatte, l'essere negligenti e colpevoli ti rode dentro".

E la pezza è stata messa, almeno ci si sta provando, con Fullkrug...

"A Milano direbbero che Fullkrug è il classico piuttosto che niente meglio piuttosto. Ed è chiaro che sia così, anche perché a gennaio non si può trovare chissà che".

Che mercato di gennaio ti aspetti?

"Io mi auguro, al di là dei singoli acquisti, che ogni passo in entrata e in uscita sia di concerto con Massimiliano Allegri. Non vorrei succedesse quello che è sucesso alla Juventus due anni fa, quando con Allegri erano in lotta per lo Scudetto e a gennaio la società gli prese Tiago Djalò e Carlos Alcaraz; il progetto bianconero non si sfaldò per i valori sul campo, ma perché, nella testa di quei giocatori, che avevano delle motivazioni quasi vicine all'ossessioni per restare in alto in classifica, la società fa capire di aver scaricato l'allenatore e di non avere interesse per quel campionato. Djalò e Alcaraz non erano richieste di Allegri, non aumentavano minimanente il livello della squadra, ma aumentarono nello spogliatoio il sentimento di dimissione, cioè che 'tanto tutto si sfalda quindi è inutile'. Io quindi mi auguro che tutto ciò che farà il Milan lo faccia tenendo in considerazione il parere di Allegri, perché sarà lui a rendere credibili i nuovi acquisti negllo spogliatoio. Altrimenti, senza motivazioni e credibilità, questa squadra non è da secondo posto".

L'errore di valutazione è stato fatto anche in difesa e, ora, anche lì si sta provando a mettere una pezza...

"De Winter è un mistero anche per il fatto che tu ne hai venduto uno da 40 milioni e ne hai preso uno da 20 milioni senza neanche trattare troppo. Poi, sono inspiegabili i milioni spesi per Odogu e per Athekame. Non erano gli acquisti da fare questa estate. Non è stata data l'impressione dell'ora o mai più. Il Napoli, a Conte, ha fatto il mercato per Conte per vincere subito... Anche Allegri vuole vincere subito, ma a Conte è stato messo a disposizione ciò che voleva lui (Lukaku, McTominay, etc), perché altrimenti ti va allo scontro. Allegri è molto meno prorompente, non ha ancora alzato la voce per ciò che gli hanno messo a disposizione".

Dici che non lo ha fatto in privato?

"Lo doveva fare in pubblica piazza, perché in privato non muove niente. La leggenda del post Milan-Cremonese è una leggenda narra, che noi raccontiamo. Ma se vien fuori il virgolettato in cui Allegri parla come Conte, in cui dice 'Io vorrei anche vincere il campionato, ma con questi giocatori qua e con questo modus operandi non ce la posso fare da solo', magari qualcosa in più cambia. Io vorrei questo da Allegri, ma non per fare cinema o show, ma perché si merita un aiuto. Il Milan ha perso una partita ed è una impresa clamorosa. Cioè, Allegri cosa deve fare di più per farsi aiutare di più sul mercato?! Se il Milan nel girone di ritorno va giù, la responsabilità sarà solo della società, ma non vorrei trovarmi a dire 'Però Allegri poteva dire qualcosa'".

E un aiuto dal mercato, a parte Fullkrug, servirebbe subito.

"Il Milan a gennaio ha un calendario dispettoso, come direbbe Franco Ordine. Tu guardi la carta e pensi di poter fare punteggio pieno, ma poi devi andare a Cagliari, ospitare il Genoa di De Rossi, andare a Firenze, c'è il Como...".

E menomale che è saltata Perth...

"Quando dico che Allegri dovrebbe alzare la voce, anche su Perth, credo sia stato troppo morbido. Poi è vero che ha espresso una preferenza e per lui è tantissimo, ma pensavo facesse di più. Perth è stata una barzelletta, un clamoroso autogol evitato, ma soprattutto l'apice dell'imbarazzo è che il Milan sia stato il primo firmatario dell'iniziativa; i tifosi si scagliano contro De Siervo e Simonelli, ma la Lega Serie A ha raccolto una istanza del Milan che, al loro posto, tutti l'avrebbero raccolta. Qua si parla di infrastutture e quant'altro, poi vai a vedere la Fiorentina che ha un centro sportivo da Premier League ed è ultima in classifica, a causa delle scelte dell'area sportiva su direttore sportivo e allenatore. Il tentativo di farci passare che non ci fossero alternative a giocare Milan-Como in Australia, in cui si diceva 'Ma dove li porti i tifosi del Milan', non mi è mai piaciuto: si gioca a San Siro una settimana dopo".

Che giudizio dai dei primi mesi di Tare?

“Il bilancio di Tare non lo giudico dal mercato, ma dalla personalità, dalla presenza. È uno che 'si sente' perché ha uno status, un curriculum, ed è un vero sostegno per Allegri. Per un allenatore è troppo importante avere una figura in società cui fare riferimento, ma soprattutto da trasferire allo spogliatoio come elemento a cui affidarsi per l’extra campo. Al di là delle idee dei piani alti, al di là della politica societaria, sui costi e sui profili, Tare c’è, lavora, si fa sentire, e soprattutto sono certo che il suo obiettivo non sia solo quello dichiarato all’estero: la certezza che lui pensi di poter lottare per lo scudetto, insieme a Max, con la squadra, rasserena e gasa. I tifosi lo sostengano"

Maignan rinnoverà?

"Sono molto onesto e molto tranchant. Io posso dire di andarmi a prendere un aperitivo con te, il giorno dopo andrei con te a cena, il terzo a farmi una passeggiata. Ma poi tu mi dici sempre di no, trovando ogni giorno una scusa diversa: oggi devo lavorare, domani devo portare il gatto dal veterinario, nel weekend mi scade lo yogurt e devo stare per forza a casa a mangiarlo. Oggi, noi sappiamo che Maignan ha aperto al dialogo per il rinnovo. Ma io voglio vedere Maignan al tavolo. O il suo agente. Anche io voglio fare l'aperitivo con te, ma poi, perché tu non lo vuoi, non si fa niente. Quindi su Maignan dico: belle parole, belle intenzioni, ma vediamo i fatti. L'unico fatto reale del momento è che Maignan può firmare con chiunque tra un mese".

E su Pulisic, invece?

"Credo non ci saranno problemi, perché Pulisic, per l'immagine che ha negli Usa, non può sfuggire a questo tipo di società".

Gatti lo prenderesti?

"Piuttosto che niente meglio piuttosto. Gatti mi sembra una espressione di Allegri e, se lo dice Allegri, mi fido".

Val la pena tentare ancora Leao punta?

"Bella domanda, non lo so. Ma cambiare modulo mi sembra più complicato che stare su Leao punta. Per me è importante una cosa: che Leao sia in campo".

Rabiot e Modric dicono che vorrebbero qualcosa in più del quarto posto...

"Ringraziamo Rabiot perché è bravissimo da calciatore, a me piace molto anche come persona, ed è ancora meglio come addetto stampa e portavoce di Allegri".

Il tuo messaggio di Natale per il Milan.

"Per me il Milan vince il campionato. Sono meno convinto rispetto alle bocce ferme dell'estate, però, se devo fare un pronostico, lo confermo. Mi auguro che la mia voglia di sognare, la stessa di Allegri e Rabiot, arrivi anche a Giorgio Furlani e alla società".