Il peso trascurato di Rabiot e Pulisic. Derby: le agenzie schierate contro Max. Serve un difensore, non un attaccante

Il peso trascurato di Rabiot e Pulisic. Derby: le agenzie schierate contro Max. Serve un difensore, non un attaccanteMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Facciamo i conti in tasca al Milan tra una sosta (ottobre) e l’altra (novembre). In cinque partite ha raccolto un bottino modesto: appena due successi (contro Fiorentina e Roma in casa), e 3 pareggi (Atalanta, Pisa e Parma). 9 punti appena così scivolando dal primo posto nelle retrovie e moltiplicando i rimpianti di chi immaginava che la rosa allestita in estate potesse garantire chissà quale marcia trionfale verso lo scudetto. Ricordo, agli smemorati di Milano e dintorni, che in questo frangente Allegri ha perso dapprima 6 titolari e tra questi Rabiot e Pulisic che sono due colonne portanti del suo schieramento. Tutti e due sono destinati a rientrare nel derby. Di sicuro il francese non sarà al meglio della condizione mentre l’americano - che si è rivisto per qualche minuto finale a Parma (sbavando però un gol che poteva avere valore come l’oro) - sembra un po’ più avanti nella brillantezza fisica. La ricostruzione storica dell’ultimo periodo serve per introdurre il discorso relativo alle aspettative riferite alla stagione del Milan e alla necessità di puntellare la rosa che ha numeri ridotti in alcuni ruoli essenziali, tipo la difesa. Dev’essere per questo motivo che le agenzie di scommesse hanno valutato a 4,25 il successo del Milan di Allegri orientando i pronostici, giustamente, dalla parte dell’Inter. I precedenti non contano niente come dimostrato appunto dalla stagione 23-24 successiva a quella dei famosi 6 derby di fila persi da Pioli. Questa volta si comincia da zero. E qui bisogna fare una riflessione. Se per l’assenza in 5 partite tra gli altri di Rabiot e Pulisic, la classifica dei rossoneri ne ha risentito in modo vistoso, figurarsi alla lunga quando si giocherà senza alcuna interruzione.

In attacco i ranghi sono numericamente completi, in discussione è il loro contributo alla causa. Nkunku in nazionale continua a fare discretamente ma partendo da sinistra che è poi la zolla preferita da Leao. Al Milan ha avuto occasioni per fare gol senza riuscire a lasciare il segno. Forse avrebbe bisogno di giocare in modo costante per una, due, tre partite di fila per poi tirare una riga. Idem per Gimenez che ha l’handicap di un temperamento fragile e di un tasso insufficiente di autostima. Se la caviglia non è più una scusa, anche lui andrebbe sottoposto a una verifica che però porterebbe a cambiare l’assetto tattico da un lato e il sistema di gioco dall’altro. Mi spiego meglio: Gimenez è il quarto attaccante a disposizione. Si potrebbe puntare sul 4-3-3 che era all’inizio di luglio il sistema di gioco suggerito da Tare durante la presentazione ufficiale alla stampa. Ma la domanda successiva è la seguente: è in grado questo Milan di reggere 3 attaccanti (Pulisic-Gimenez-Leao)? La risposta è la seguente: solo in particolari momenti di una partita e contro rivali di rango inferiore. Ecco perché la priorità per gennaio dev’essere un difensore di ottimo rendimento. Sui social la candidatura di Thiago Silva è quella più gettonata. Potrebbe essere la soluzione ideale per 6 mesi ma significherebbe anche mettere da parte Gabbia che fin qui ha fatto progressi da gigante e che Kjaer continua a citare come paragone positivo per Leao.