Kakà al Real, che affarone...

"Quando sono arrivato dal Milan avevo dei problemi di pubalgia e questo ha influito sul mio rendimento. Ci ho messo un po' di tempo per abituarmi a vivere a Madrid e ad ambientarmi nel nuovo club: queste cose ti tolgono fiducia". E' un Kakà scuro in volto quello che ad 'AS tv' per la prima volta confessa di soffrire di una fastidiosissima pubalgia che non gli dà pace e ha influito negativamente sui primi mesi dell'avventura madridista. Il brasiliano non ci sta ad essere etichettato 'bidone' di mercato: i fischi ricevuti nelle ultime uscite dai suoi tifosi e le critiche della stampa spagnola lo hanno stancato. "E' colpa della pubalgia", così ha provato a giustificare un rendimento al di sotto delle aspettative, dei 65 milioni di aspettative. E' un momento delicato per l'ex rossonero, reduce dalla sostituzione di una settimana fa nel secondo tempo degli ottavi di Champions contro il Lione, che tanto aveva fatto arrabbiare il suo entourage: il portavoce e la moglie Carolina sul social network 'Twitter' avevano definito il tecnico Pellegrini un 'codardo'.

Ad oggi Ricky non ha scritto ancora pagine importanti della storia dei galacticos. In 28 gare 8 gol portano la sua firma, ma spesso a risultato largamente acquisito: le sue reti hanno portato solo 2 punti alla classifica del Real Madrid nella Liga. Ora l'ammissione, di essere arrivato a Madrid già rotto, ma guai a parlare di pacco. Galliani non più tardi di un mese fa aveva provato a staccare la brutta etichetta dall'affare estivo con l'amico Florentino Perez: "Non scherziamo, Kakà è uno dei giocatori più grandi del mondo, che ha giocato sempre". Pubalgia cronica oppure no, resta il fatto che il Milan, tanto criticato soltanto qualche mese fa, ha messo a segno un'operazione incredibilmente vantaggiosa. Ha incassato 65 milioni di euro che hanno fatto bene al bilancio (anche se i tifosi li avrebbero spesi per degli acquisti) ma, quel che più conta, oggi ha 4 punti in più rispetto a un anno fa e sogna lo scudetto, lo fa ad occhi aperti.