La notte degli addii. Perdite importanti. Risparmio sul tecnico. E gli italiani...

La notte degli addii. Perdite importanti. Risparmio sul tecnico. E gli italiani...MilanNews.it
domenica 26 maggio 2024, 00:21Editoriale
di Andrea Longoni

Si conclude una stagione non indimenticabile per il popolo rossonero. Il secondo posto sarebbe stato da "festeggiare" 5 anni fa, non oggi. 

Resta poi l'amaro in bocca per l'eliminazione dalla Roma in Europa League e in Coppa Italia per mano dell'Atalanta. La stagione dei bergamaschi, freschi di vittoria in EL, della Juventus, vincitrice della Coppa Italia, e dell'Inter con scudetto e Supercoppa sono sicuramente migliori di quella del Milan.

Si è chiusa ufficialmente ieri sera l'avventura di Stefano Pioli in rossonero. Il bilancio dei 5 anni non può che essere positivo: ha riportato la squadra in pianta stabile in Champions e ha portato lo scudetto 11 anni dopo l'ultima volta. E che scudetto. Nell'ultimo biennio, non è riuscito però a progredire nel percorso di crescita, dimostrando che il suo ciclo al Milan fosse finito. Il grazie è doveroso, così come è doveroso però voltare pagina. Per il prossimo tecnico non sarà facile fare altrettanto bene: sicuramente i paragoni non mancheranno. Ma era giusto cambiare. Come e con chi, ovviamente, fa tutta la differenza del mondo. Di questa scelta è e dei suoi risultati sarà responsabile la Società, che si gioca davvero tanto. Spiace constatare che dopo 4 qualificazioni Champions e un aumento considerevole del fatturato, il Milan passerà da un allenatore con ingaggio da 4,5 milioni a uno che ne prenderà 3, al massimo 3,5. Alla faccia del percorso di crescita e della tanto sbandierata voglia di vincere.

È stato l'ultimo ballo anche per due grandissimi come Kjaer e Giroud. Entrambi arrivati con poche aspettative generali e accolti senza particolare entusiasmo. I due hanno cambiato la vita al Milan: uno in difesa, l'altro in attacco, entrambi nello spogliatoio. La squadra perde due giocatori di esperienza, carisma e leadership: mancanza, questa, che non dovrà essere sottovalutata dalla dirigenza. Rimpiazzarli non sarà facile, ma questo rappresenta sicuramente una delle mission più importanti in sede di mercato. 

Dove forse sarà anche il caso di guardare un po' di più ai calciatori italiani. L'ultima volta che il Milan non ha fornito propri giocatori alla Nazionale italiana per Europei o Mondiali risale al 1938: dato che deve far riflettere. Avere uno zoccolo duro di italiani sarebbe importante per costruire i prossimi successi.