La quarta non cambia... La formazione titolare... Scuse? No! Dispiacere

La quarta non cambia... La formazione titolare... Scuse? No! DispiacereMilanNews.it
sabato 22 gennaio 2022, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Calendario asimmetrico per altre partite, per questa no. Se per altre partite è un po' strabico, per questa il calendario ci vede benissimo. Juventus-Milan è stata la quarta di andata e Milan-Juventus è la quarta di ritorno. Certo, all'andata il pubblico c'era e al ritorno no. Ma queste sono cose superiori, provvedimenti in tempo di Covid e rispetto alla pandemia il calcio deve gioco forza fare non uno ma dieci passi indietro. Congiuntura ha voluto, vero, che le due partite a 5000 fossero entrambe in casa del Milan. Va bene, il Milan accetta, il Milan abbozza, il Milan non discute. Ma almeno che nessuno gli faccia le punte o le pulci sui prezzi dei biglietti. Con la capienza a 5000 i tifosi negli stadi sono tutti sulle tribune centrali, tutti, non solo alle partite del Milan. Sono altre le cose ben diverse che succedono alle partite del Milan. Non riguardano posti, settori, prezzi e biglietti, ma vità, sensibilità, lucidità, sportività, come ha riconosciuto il presidente federale Gravina. Con riferimento anche al gesto di Ante Rebic nei confronti dell'arbitro Serra. Un gesto che è sembrato uscire, stando alla lettura meravigliosa di Paolo Condò su Repubblica,  da "Prima della pioggia", il film vincitore del Leone d'oro del 1994. Il film più riuscito sulle guerre balcaniche. Un passo indietro anche rispetto a questo. Grazie.

Isma Bennacer già a Milanello il giorno dopo Costa d'Avorio-Algeria. Non pensavo, chapeau. Il volo lampo di Isma, i primi passi di Fik Tomori in riabilitazione, il ritorno dalla squalifica di Tonali, i giorni di allenamento post Covid di Romagnoli. Tutte buone notizie, ma non c'è ancora verso di pensare di poter giocare con la nostra formazione titolare una partita. L'abbiamo sfiorata a Bergamo, ai primi di ottobre, quando mancavano "solo" Ibra e Giroud. Ci sembravano assenze pesanti, perchè non osavamo immaginare quello che sarebbe successo dopo.  Già, Bergamo Tornavamo in campo pochi giorni dopo Cakir. Adesso dobbiamo tornare in campo pochi giorni dopo Serra. Ma per tornare alle assenze, prima o poi per il calcolo delle probabilità e per il tabù dei grandi numeri, dovrà capitare. Ma sì, dovrà succedere prima o poi che giocheremo una, due, qualche partita, con tutti i giocatori disponibili. Era successo anche nella stagione 2006-07. Tutti fuori, una decina di assenze, Nesta per mesi a Miami per la spalla, immagine a cui ho pensato vedendo i primi passi meniscali di Fik. Tutti in ordine sparso quell'anno, ma poi, improvvisamente, da fine marzo in poi, improvvisamente, mano a mano, rieccoli, tutti presenti, tutti abili, tutti arruolabili. E fu Atene. Non ci sarà Atene e non ci sarà nemmeno Kjaer nel prosieguo di questa stagione. Ma ogni stagione ha la sua alba, la sua Atene, la sua redenzione. E se ci sarà, sarà bellissima.

A proposito, quasi come post scriptum, ma basta con quest baruffa chiozzotta delle scuse, o se la vogliamo chiamare con il suo nome con la tempesta in un bicchier d'acqua agitata da evidenti e forzati tentativi di strumentalizzare il Milan anche in questa occasione. Il Milan ha parlato attraverso Pioli di scuse all'arbitro, punto. Il Milan ha confermato che ci fosse Gervasoni a San Siro, punto. Qui finisce il coinvolgimento del Milan nel post gara con lo Spezia. Che, poi, ci fosse grande dispiacere per quello che era accaduto da parte di tutti è stato poi ammesso e riconosciuto da tutti e con tutti. Dispiacere, mai scuse. Tutto nasce da un dispaccio Ansa, con il Milan nella veste di interlocutore non sentito. Ripeto, non sentito. I complimenti  di Gravina capo della FIGC, e non è  stato il solo, confermano la sportività del club, la sensibilità dei suoi tesserati e la serenità nell'affrontare tutte le prossime partite con i relativi arbitri. Come sempre.