Le strategie future del club che ha speso più di tutti: i numeri ci sono, manca un pizzico di qualità

Le strategie future del club che ha speso più di tutti: i numeri ci sono, manca un pizzico di qualitàMilanNews.it
venerdì 5 agosto 2022, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Se ci sono volute settimane e settimane per il suo acquisto, siamo però riusciti a risolvere in pochissimi minuti l'assillante, amletico dubbio sulla pronuncia di DeKetelaere. Per chi sa il fiammingo, non era mai stato un problema. Per tutti gli altri italiani come me che invece ignorano lingua, idiomi e suoni belga, si chiamava, si chiama e si chiamerà Decheteler. Fine della trasmissione.

A Vicenza si chiude la serie di amichevoli di questa strana estate anticipata. I rossoneri hanno dato la buona sensazione di lievitazione costante, dalla prima all'ultima uscita, con il graduale ingresso di tutti gli elementi ai quali oggi mancano solo Dek (tanto per semplificare) e Origi. L'impianto, l'organizzazione di gioco e l'atteggiamento della squadra - soprattutto a Marsiglia - sono quelli che avevamo lasciato a maggio e che per 2 anni e mezzo hanno contraddistinto il solco tracciato da Pioli. Il quale, puntando a un miglioramento individuale e collettivo (ve ne avevo parlato dopo l'incontro in Versilia qualche settimana fa) lavora quotidianamente in sintonia, vorrei dire in simbiosi, con Paolo Maldini e Riky Massara. Sfilando dal puzzle un tassello per inserirne un altro, a seconda dell'andazzo di un mercato difficile, dominato da chi ha mezzi e finanze decisamente imparagonabili a quelli della rantolante serie A. Quando ho letto dei 14 milioni più 6 di bonus offerti dal Brentford per Damsgaard della Sampdoria, mi è venuto da (sor)ridere: buon per il club genovese che incassa quanto il PSG ha pagato Renato Sanches. Perché così vanno le cose in questa epoca. 

Numericamente, la rosa rossonera sarebbe quasi a posto. Qualitativamente, non possiamo ignorare l'assenza prolungata di Ibra e l'addio di Kessie. Caricare troppo le spalle di Pobega e soprattutto Adli non è intelligente: il loro inserimento dovrà essere metodico e graduale come Pioli ci ha abituati. In attacco, bisogna contare su una ritrovata integrità dell'ex Liverpool considerando che ci sono Giroud e, al momento, ancora il giovane Lazetic. In difesa è noto come serva un altro centrale oltre a Kalulu, Tomori e Kjaer, se è vero come è vero che Gabbia ha bisogno di giocare con continuità. 

Il Milan sonda e pondera tutto ciò che è fattibile e percorribile a 26 giorni dalla fine delle trattative. Essendo, secondo le stime ufficiali dell'Uefa, uno dei pochi club europei che ha speso oltre 200 milioni cash nelle ultime sessioni. Cash, ripeto: significa senza fare debiti. Ad oggi la formazione della squadra campione d'Italia (correggetemi se sbaglio) è costata 168 milioni, con un costo medio di 15,27 milioni a giocatore, uno stipendio medio netto di 2,16 milioni e un'età media di 23,7 anni. Per la cronaca parlo di Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez, Tonali, Bennacer, De Ketelaere, Adli, Leao, Origi. Brutto?