Mercato, giorni caldissimi. Il Milan adesso è scomodo e deve alzare la voce. La Gazzetta di Cairo...
Cambiano gli interpreti, ma lo spartito è sempre quello: il Milan è la migliore rappresentazione nel campionato del concetto di squadra. Quella di Pioli è una grande orchestra, capace di superare una serie infinita di ostacoli e difficoltà.
I rossoneri sono meritatamente primi in classifica e, in quanto tali, anche scomodi a molti.
La polemica sui rigori a favore è semplicemante sterile: come già scritto, i penalty c'erano tutti (a eccezione di quello dato a Calhanoglu con la Roma, che aveva appena usufruito però di un rigore incredibilmente scandaloso). Non solo, ne mancano anche altri all'appello: ultimo quello negato a Brahim Diaz contro la Juventus.
Eppure dopo quella partita Pirlo pensa bene di lamentarsi per il contatto Calhanoglu-Rabiot prima del gol rossonero, mentre passa in cavalleria la mancata espulsione di Bentancur e appunto il fallo in area di Rabiot su Diaz nel finale.
Ieri la prima pagina della Gazzetta dello Sport ha infastidito, per usare un eufemismo, non solo dirigenza e tifosi milanisti, ma anche chi è semplicemente dotato di buon senso. "Il Milan Var", con allusioni a più riprese su torti subiti dal Torino e favori ai rossoneri decisivi per la vittoria. Non solo, accuse all'arbitro reo di aver cambiato idea due volte: come se ricorrere al Var per prendere la decisione giusta fosse vietato. Una prima pagina completamente al servizio di una "causa". Il pensiero all'Editore Urbano Cairo è inevitabile, ma tutto ha un limite e qui si è oltrepassata e anche di molto la decenza.
Bene ha fatto Pioli ad arrabbiarsi dopo la partita per l'incredibile simulazione con giallo dato a Leao. Forse, in un mondo di squali, è il caso di alzare la voce un po' più spesso, soprattutto dall'alto, o meglio inziare a farlo. Lo stile della dirigenza di via Aldo Rossi è sicuramente apprezzabile, ma risultato finale è che altri ci sguazzano e alla lunga il giochino diventa parecchio fastidioso, oltre che pericoloso. Come dice Ibra, "Nel calcio mangi o ti mangiano". Meglio la prima.
Intanto sul fronte mercato è iniziata una settimana caldissima che dovrebbe sbloccare le entrate: oltre a difensore e centrocampista, nei prossimi giorni ci sarà un altro incontro con Gordon Stipic, agente di Calhanoglu.
Dal summit si capirà una volta per tutte i margini di manovra, le intenzioni e il futuro del numero 10.
Per Gigio bisognerà attendere ancora un po', ma la permanenza non è in discussione.
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