Pioli non piange per le assenze. Simakan-Milan, si entra nel vivo. Dirigenza attiva su tre fronti

Pioli non piange per le assenze. Simakan-Milan, si entra nel vivo. Dirigenza attiva su tre fronti
© foto di Antonio Vitiello
mercoledì 23 dicembre 2020, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello

Una caratteristica che differenzia Stefano Pioli da molti altri allenatori riguarda la capacità di non apparire mai vittima. Da apprezzare l’atteggiamento con cui il tecnico del Milan fronteggia ormai da un mese assenze pesantissime, senza batter ciglio continua a trovare soluzioni alternative, alcune fantasiose come l’adattamento di Kalulu centrale, per sopperire alla mancanza di giocatori. Eppure è sempre pronto a ringraziare la dirigenza per aver rinforzato la rosa, mai una parola fuori posto a differenza di altri allenatori che si lamentano per i giocatori infortunati o piangono per i mancati arrivi dal mercato, nonostante campagne acquisti dispendiose e rose comunque competitive. Pioli lavora con il materiale che ha, ringrazia ogni volta di essere al Milan con umiltà e fronteggia i problemi con senso pratico, senza scadere nella retorica della “squadra priva di titolari” o della “coperta corta”. L’atteggiamento di Pioli non crea nemmeno l’alibi ai giocatori, tutti sono responsabili delle loro azioni, si pensa al campo e non a ciò che sarebbe potuto accadere con un Milan al completo o con più acquisti.  

Tuttavia a gennaio la società vuole migliorare ancora e risulta che ci sia stata un’accelerata importante per Mohamed Simakan, giocatore che il Milan ha approcciato la prima volta addirittura a gennaio scorso con i primi contatti con l’entourage. Il difensore piace per la sua duttilità, in quanto può essere utilizzato sia da centrale che da terzino, un elemento rapido e fisico. Con il giocatore c’è già un’intesa di massima dal mese ottobre, poi in queste settimane è stata perfezionata, mentre restano 3-4 milioni di differenza tra domanda e offerta. Lo Strasburgo mira sempre a una ventina di milioni mentre i rossoneri vorrebbe chiudere a 15-16 più bonus Champions, ecco perché la partita è ancora aperta ma ben avvita. Si sta entrando nel vivo e a gennaio l’affare potrebbe concretizzarsi.

C’è anche Kabak nella lista del Milan mentre Milenkovic dovrebbe essere un affare per il mercato di giugno, mentre per Jovic si sta provando a capire se ci sono possibilità in prestito dal Real Madrid, ecco il perché degli incontri con Ramadani. Tuttavia se il rinforzo in difesa resta la priorità del club, si registrano movimenti con procuratori e intermediari anche per un mediano (piace serpe Soumarè) e un attaccante. Se dovessimo fare una scaletta, potremmo posizionare l’acquisto in difesa al primo posto delle priorità, subito dopo il mediano e in caso di buone occasioni la punta. Poi naturalmente sarà il mercato a stabilire tempistiche e occasioni, molte operazioni nascono e si sviluppano in base a cosa propone il mercato in quel preciso momento. Ma la dirigenza è attiva, il via vai dalle parti di Casa Milan è tornato intenso.