Rivoluzione totale Milan. Rinnovi gestiti malissimo. E quelle frasi invecchiate male

Rivoluzione totale Milan. Rinnovi gestiti malissimo. E quelle frasi invecchiate maleMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello

Siamo all'inizio di un’altra estate rivoluzionaria. Il Milan ha cambiato allenatore, ha preso un nuovo direttore sportivo, ha venduto il suo miglior giocatore della passata stagione (Reijnders), potrebbe cedere altri due big come Maignan e Theo Hernandez, altri partiranno e molti giocatori arriveranno. Un altro anno zero, una nuova ripartenza, sperando che questa volta sia quella buona.

Il peso della ricostruzione è tutto sulle spalle di Max Allegri e Igli Tare, a stretto contatto quotidianamente per riprogrammare un Milan che nella passata annata si è svalutato e ha capito di essere a fine ciclo con alcuni elementi.

Ma sulla vicenda Theo Hernandez e Mike Maignan sono stati commessi degli errori. Per due giocatori di questo calibro il Milan è arrivato tardi e si è ritrovato ad un solo anno dalla scadenza a gestire una situazione ormai di rottura totale. E pensare che due stagioni fa sia Theo che Maignan avevano valutazioni da 70-80 milioni, mentre oggi se si arriva a 20 milioni è già un miracolo. La gestione dei rinnovi è stata negativa, così facendo il club ha perso soldi, inutile giraci attorno. La svalutazione dei giocatori è evidente e ad un anno dalla scadenza non si ha più potere contrattuale.  

La politica del temporeggiare non ha portato frutti, e nemmeno la comunicazione ha aiutato. Basti rileggere le parole di Ibrahimovic in conferenza sia a giugno scorso che a gennaio. Zlatan ha sempre detto “Tutto sotto controllo” per i rinnovi dei due francesi. Invece ora emerge una realtà diversa, non era proprio nulla sotto controllo. Questo modo di comunicare fa irritare ancora di più i tifosi. Sui prolungamenti di Theo e Maignan anche Furlani e Moncada erano sulla stessa linea di Ibra: viene detta una cosa e poi succede il contrario.  

Maignan, ad esempio, ha deciso di andare via a prescindere, ne fa una questione di principio. Se non dovesse andare al Chelsea resterebbe in rossonero senza rinnovare. Ormai la rottura con i dirigenti sembra essere insanabile. Ma oggi si potrebbe chiudere dopo il rilancio dei londinesi. 

Poi è chiaro che in una stagione fallimentare pure i giocatori hanno commesso degli errori, e non tutti si sono comportati da veri professionisti. Sulla bilancia bisogna mettere in conto anche questo aspetto. E ora che il Milan è senza coppe europee, molti preferiscono andare via.

Situazione diversa per Leao. Il Bayern Monaco potrebbe anche provarci ma per meno di 100 mln il Milan non lo lascerà partire. Serve un’offerta davvero fuori mercato per acquistarlo, e in linea di massima il club non vorrebbe inserire contropartite tecniche.